Kiev cattura il primo "tank tartaruga": cosa rivela il "furto" contro i russi

Sul fronte di guerra ucraino i soldati russi hanno improvvisato diverse modifiche per proteggersi dai "droni suicidi". Tra queste spiccano i carri tartaruga: mostruosità che ricordano la storia bellica del passato.

Kiev cattura il primo "tank tartaruga": cosa rivela il "furto" contro i russi

L'Esercito ucraino ha catturato il primo "carro armato tartaruga" russo. Uno dei tank sottoposti alle mostruose modifiche improvvisate in "prima linea" per proteggersi dai nuovi sistemi d'arma che minacciano le unità corazzate. Ancora impreparate a quella che sembra essere a tutti gli effetti la guerra terrestre moderna.

I cosiddetti "carri tartaruga" sono provvisti di pannelli e difese aggiuntive, come reti per difendersi dai droni kamikaze con visuale in prima persona Fvp, che si stanno dimostrando estremamente efficaci, ma sono state notate anche altre modifiche. La maggior parte consistono in vere e proprie "sovrastrutture" che fungono da tettoia e li fanno assomigliare molto al carro coperto - anche detto a "testuggine" - progettato da Leonardo da Vinci nel 1485.

La prima "tartaruga" catturata

A confermare l'avvenuta cattura sarebbe un video analizzato dal sito The War Zone. Video sta circolando su internet, puntualmente pubblicato come dimostrazione di un'altra innovazione della storia bellica, o della "guerra" al tempo dei social. Nel contenuto di 76 secondi girato dalla telecamera di un drone in missione nel settore di Klishchiivka, nell'Oblast di Donetsk, si nota un "guscio esterno" improvvisato dagli ingegneri di prima linea delle forze armate russe, che stanno dimostrando una certa inventiva con un basso costo.

Il carro tartaruga in questione è stato integrato di una "rete metallica" sul retro e di una "tettoia metallica" aggiuntiva che copriva il tetto della torretta e dello scafo per l'intera lunghezza del carro. Ulteriori pannelli laterali sostenevano la tettoia mentre all'estero del carro un soldato russo viene preso prigioniero da alcuni soldati ucraini. Sulla "tartaruga" sventolava una bandiera ucraina. La stessa che compare in un'altra immagine che sta circolando sui social. Essa mostra quattro soldati ucraini che sorridono di fronte alla loro preda bellica con i fucili d'assalto messi da parte e le mani libere per stare con il "pollice alzato" in segno di vittoria.

Nel particolare della foto si può notare come la canna del tank, probabilmente un T-62, non può brandeggiare ma può solo aumentare o diminuire l'elevazione. Ciò significherebbe che alcuni di questi carri tartaruga sono costretti a girarsi in direzione del bersaglio come la maggior parte dei cacciacarri del passato, che avevano il pezzo inglobato nella casamatta. Una grande limitazione per un tank.

Le modifiche di prima linea nella guerra moderna

Le truppe russe schierate in Ucraina hanno dovuto fare i conti - per prime - con l'incombere di nuove minacce come i droni civili modificati e "armati" che si sono rivelati estremamente efficaci contri i tank più antiquati. Questo ha condotto all'impiego di questi carri armati tartaruga che sembrano essere impiegati proprio come "testuggine" per guidare assalti sulle posizioni ucraine "meglio difese", e fungere da avanguardia mentre attraversano i campi minati che verranno attraversati dalle altre unità mosse all'assalto.

Nel corso della storia bellica che ha visto l'introduzione del carro armato come arma decisiva nella prima metà del XX secolo, abbiamo assistito a molte integrazioni: alcune di serie, come i sistemi dotati di flagelli o rulli per sminare i campi minati; altre improvvisate come l'aggiunta di elementi reperiti in prima linea capaci di aumentare la protezione del carro (da parti di corazzatura aggiuntive fissate a torretta e scafo, ai sacchi di sabbia, fino ai tronchi d'albero, ndr). Oggi il fine principale di queste modifiche - siano esse completamente improvvisate o ben studiate - consiste del difendere i tank dall'impiego di droni kamikaze. Proteggendoli con sistemi jammer, reti anti-drone e mostruose sovrastrutture che sono al centro della nostra attenzione.

Una preda utile?

A giudicare dalle immagini e dai dati diffusi e catalogati dagli analisti Osint, la Russia ha prodotto diversi carri tartaruga e ha installato diversi sistemi per ovviare alle nuove minacce della guerra terrestre a cui stiamo assistendo. Sia attraverso apparati per la guerra elettronica, sia con sistemi meno ortodossi ma apparentemente funzionali: non si replica ciò che non risulta efficace quando si tratta di vita o di morte. Il primo carro armato tartaruga sarebbe stato individuato lo scorso aprile. L'unità sarebbe andata distrutta durante attacco ucraino.

Il carro catturato potrebbe risultare inutile sia dal punto di vista della preda bellica da impiegare contro il nemico, sia dal punto di vista

dell'intelligence. Ma rappresenta tuttavia una testimonianza delle tecniche impiegate dai russi su questi carri coperti che fanno onore, anche dopo parecchi secoli, al genio intuitivo di Leonardo.

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