"Ammassano truppe lungo il confine". L'allarme in Bielorussia e l'avvertimento di Kiev

Il ministero degli Affari Esteri di Kiev avverte il regime bielorusso: la più piccola provocazione da parte delle truppe sarà considerato atto ostile

"Ammassano truppe lungo il confine". L'allarme in Bielorussia e l'avvertimento di Kiev
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Kiev punta ancora il dito contro la Bielorussia. Secondo le forze ucraine, Minsk starebbe ammassando truppe al confine, per questo sarebbe giunto il momento di mettere in guardia Aleksandr Lukashenko contro eventuali "atti ostili". Il ministero degli Esteri ucraino sostiene di aver notato che la Bielorussia "sta dislocando un numero significativo di soldati nella regione di Gomel, vicino al confine settentrionale dell'Ucraina, sotto copertura di manovre". Non si tratta solo di truppe, ma anche di equipaggiamento, carri armati, l'artiglieria, i lanciarazzi multipli e difese aeree.

Secondo Kiev, le forze russe, tra cui la rediviva Wagner che qui riparò dopo il golpe lampo di Prigozhin, si starebbero radunando lungo il confine, a nord di Kiev e Chernobyl, minacciando la sicurezza dell'Ucraina. Pertanto l'ordine è quello di ritirarsi oltre la portata dei loro sistemi d'arma. Kiev esorta Minsk a non commettere "tragici errori" per il proprio Paese sotto la pressione di Mosca e avverte che in caso di violazione del confine, tutte le concentrazioni militari e la logistica in Bielorussia verranno considerati obiettivi delle forze ucraine.

Quanto alla Wagner, perché è ancora qui? Lo scorso gennaio Valery Sakhashchyk, ministro della Difesa in esilio, nel Paese ne erano rimasti un migliaio. La maggior parte di loro pare fosse ospitata in un campo nel distretto di Osipovichi, nella regione di Mosilev a sud-est della capitale Minsk. Alla ricerca di una nuova vita e di stabilità, accettando anche redditi più bassi, si sarebbero procurati passaporti bielorussi con nuovi nomi e date di nascita, unendosi alle truppe dipendenti dal ministero degli Interni.

Gomel

L'Ucraina ha avvertito che le esercitazioni militari nella zona di confine costituiscono una minaccia per la "sicurezza mondiale" a causa della vicinanza alla centrale nucleare di Chernobyl, sito del peggiore disastro nucleare al mondo. "Sottolineiamo che l'Ucraina non ha mai intrapreso e non intraprenderà mai azioni ostili contro il popolo bielorusso", ha aggiunto il ministero degli Esteri.

Il 18 agosto scorso, avevano destato scalpore le dichiarazioni del presidente bielorusso, che annunciava di "preparare il Paese alle sue dimissioni". Contestualmente veniva annunciato un massiccio dispiegamento di forze militari al confine con l'Ucraina: in quell'occasione, aveva dichiarato che il suo Paese ha inviato circa un terzo del suo esercito al confine con l'Ucraina. Quest'ultimo dettaglio troverebbe ragione nel fatto che l'Ucraina ha dispiegato 120mila soldati lungo il confine con la Bielorussia: Minsk ha adottato azioni di risposta, dispiegando le sue forze lungo l'intero confine.

Il capo di Stato maggiore bielorusso Pavel Muraveiko aveva allora dichiarato che le unità dell'esercito dispiegate nell'area meridionale erano state significativamente rafforzate dopo l'attacco ucraino nella regione russa di Kursk, al fine di fornire un'adeguata reazione a qualsiasi attacco e provocazione.

Il Centro per la lotta alla disinformazione del Consiglio per la sicurezza e la difesa ucraino ha dichiarato a maggio di aver previsto il lancio di una nuova "operazione psicologica" russa riguardante l'apertura di un nuovo fronte nel nord dell'Ucraina, vicino al confine con la Bielorussia, volta a "fomentare il panico di massa" nella società ucraina. Non è chiaro se l'esercito ucraino abbia effettuato una nuova valutazione del rischio in merito all'attuale accumulo di truppe bielorusse lungo il suo confine. Tuttavia, la dichiarazione del Ministero degli Esteri ucraino è la prima pubblicata sulle relazioni tra Ucraina e Bielorussia da settembre 2023.

Alla fine dello scorso maggio, il vice ministro bielorusso per le

situazioni di emergenza Alexander Khudoleyev aveva dichiarato che la regione di Gomel fosse pronta a passare alla legge marziale, dopo aver esaminato la prontezza delle unità speciali e del loro personale.

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