Il test, le parole di Zelensky e i misteri dell'Hrim-2: cosa si sa del missile "tuono" ucraino

Il presidente ucraino Zelensky ha affermato che l'esercito di Kiev ha testato con successo un nuovo missile balistico. Potrebbe essere il vettore a corto raggio "Hrim-2"

Il test, le parole di Zelensky e i misteri dell'Hrim-2: cosa si sa del missile "tuono" ucraino

Il 27 agosto, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato che il primo missile balistico prodotto localmente in Ucraina è stato testato con successo. L'annuncio è stato fatto durante il forum “Ucraina 2024. Indipendenza”, dove Zelensky ha elogiato l'industria della Difesa ucraina per questo risultato sottolineando l'importanza del lavoro svolto dai lavoratori in quel settore, che continuano a sviluppare tecnologie militari avanzate nonostante il conflitto in corso con la Russia. A poco più di 24 ore dall'annuncio, un velo di mistero permane sul test del missile balistico: non sappiamo quando è stato effettuato e di che tipo di vettore si tratti.

Sappiamo però che l'Ucraina, da tempo, ha in fase di sviluppo un SRBM (Short Range Ballistic Missile) che può essere considerato la versione locale del ben noto vettore russo “Iskander-M”: si tratta dello “Hrim-2” (o Grom-2 nella terminologia russa, che significa “tuono”), facente parte del sistema “Sapsan” (“falco pellegrino”).

Quello che sappiamo sui progressi di vettore è controverso: il suo sviluppo è cominciato nel biennio 2009/2010, quando furono stanziati i primi fondi a seguito di una richiesta formulata nel 2006 dal Consiglio Nazionale di Difesa e Sicurezza ucraino per un sostituto del vettore di fabbricazione sovietica/russa “Tochka-U” (o OTR-21). Carenza di fondi per via di crisi finanziarie e politiche ne hanno rallentato lo sviluppo sino al 2014, quando lo scoppio della crisi con la Russia ha spinto Kiev a procedere più speditamente, anche grazie all'iniezione di fondi stranieri (dall'Arabia Saudita) per una versione export a gittata più corta (circa 280 chilometri).

Il programma di test del modello sperimentale del sistema missilistico era inizialmente previsto per l'inverno del 2015, ma a causa di ostacoli burocratici legati alla ristrutturazione dell'Agenzia Spaziale statale dell'Ucraina, i test sono stati posticipati all'autunno del 2016. Il veicolo di lancio per il missile balistico “Hrim-2” è stato presentato al pubblico per la prima volta durante una parata militare tenutasi nell'agosto 2018 e ad aprile 2019 è stato riferito che un prototipo del complesso operativo-tattico era pronto per i test nelle Forze Armate dell'Ucraina.

La versione della Russia: missile già usato

A giugno 2023, l'allora ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov dichiarò che i fondi necessari per il completamento del programma erano stati approvati e stanziati ma qualche mese prima, fonti non ufficiali russe riferivano che il missile era stato già utilizzato nel conflitto: il funzionario di occupazione russo dell'oblast di Zaporizhzhia, Vladimir Rogov, aveva affermato il 25 aprile che le forze ucraine hanno schierato il nuovo sistema missilistico nella città di Zaporizhzhia, mentre un blogger russo ha affermato che è stato usato per cercare di colpire il ponte sullo stretto di Kerch il 22 aprile.

Alcuni analisti di intelligence occidentali ritengono addirittura che gli attacchi dell'agosto 2022 alla base aerea di Saki, in Crimea, sono stati probabilmente eseguiti dai “Hrim-2”, e anche lo stesso Ministero della Difesa russo ha contribuito a infittire il mistero sul reale grado di sviluppo del missile quando a marzo del 2023 ha affermato di aver intercettato un missile di questo tipo.

Sempre nel 2023, ma il 3 novembre, un altro blogger (stavolta ucraino) ha affermato che lo “Hrim-2” ha colpito bersagli non specificato a “700 chilometri” di distanza: probabilmente in questo caso, come in quelli del comunicato ufficiale del Ministero della Difesa russo e del funzionario, si tratta solo di propaganda.

Le conferme di Kiev

Singolarmente, però, proprio nella stessa data di novembre 2023, il generale Serhiy Baranov, capo della direzione principale delle forze missilistiche, dell'artiglieria e dei sistemi senza pilota presso lo Stato maggiore ucraino, ha confermato che il missile balistico a corto raggio “Hrim-2” era operativo e in fase di miglioramento. Si tratta della prima conferma ufficiale sullo stato del nuovo vettore, che però stride con la recente affermazione di Zelensky: se il missile è operativo, ed è stato usato, perché annunciare, dopo mesi, il suo primo test coronato da successo? Forse Zelensky si riferisce a una seconda versione dello “Hrim-2”, con ulteriori migliorie al sistema di guida o alla gittata (che potrebbe essere effettivamente intorno ai 700 chilometri).

Del resto l'Ucraina ha sempre avuto una fiorente e vivace industria missilistica sin dai tempi dell'Unione Sovietica (la Pivdenmash, già Yuzhmash, costruiva i missili intercontinentali sovietici tipo SS-18 ed SS-27, e altri ancora) e soprattutto l'aiuto occidentale potrebbe essersi concretizzato in collaborazioni con le rispettive industrie missilistiche.

Cosa può fare l'Hrim-2

Quello che sappiamo (quasi) per certo è che il vettore “Hrim-2” può colpire bersagli fissi individuali e di gruppo a distanze che vanno da 50 e i 450/500 chilometri. La testata del missile è progettata per un carico utile di 480 chilogrammi che può essere configurato come unitario o a grappolo. Il missile, a stadio singolo, insieme al suo contenitore di lancio da 7,2 metri, pesa 3,5 tonnellate. Il sistema di navigazione sarebbe inerziale (ma successive migliorie potrebbero averlo portato a doppia guida: inerziale/GPS) e viene fornito con vari sistemi di guida terminale come radar e optoelettronici. Il veicolo TEL (Transporter Erector Launcher) è basato su un telaio di camion 10x10 di fabbricazione ucraina, alimentato da un motore turbodiesel da 600 Cv. Il camion trasporta due missili in contenitori individuali (canister) situati nella parte posteriore del cassone.

Come detto in apertura, la storia di questo vettore è controversa, come è controverso l'annuncio del presidente Ucraino: Kiev, quasi sempre attenta a

mostrare video dei suoi ultimi ritrovati bellici (come il nuovo drone con propulsione a getto “Palianytsia”), questa volta non ha rilasciato alcun tipo di immagine sul test del presunto missile balistico.

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