Mar Rosso, raffica di attacchi Houthi: due morti su un mercantile greco

La nave True Confidence è stata colpita da un missile a sudovest del porto yemenita di Aden. I ribelli filo-iraniani hanno anche attaccato un cacciatorpediniere statunitense e sequestrato per mezz'ora un'altra nave civile, costringendola a cambiare rotta

Mar Rosso, raffica di attacchi Houthi: due morti su un mercantile greco
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Nuovo attacco degli Houthi nel Mar Rosso. Il cargo greco True Confidence è stato colpito da un missile mentre si trovava a circa 50 miglia nautiche a sudovest del porto yemenita di Aden. Sulla nave battente bandiera delle Barbados è scoppiato un incendio e, stando a quanto riferito da un funzionario americano, due membri dell'equipaggio sono morti e altri sei sono rimasti feriti.

Le due società armatrici, la True Confidence Shipping e la Third January Maritime, hanno però riferito in una dichiarazione congiunta che attualmente non vi sono informazioni disponibili sui 20 uomini e le tre guardie armate a bordo del mercantile alla deriva. L’ente di sicurezza marittima britannico Ambrey ha dichiarato che è in corso un’operazione di salvataggio per portare in sicurezza l’equipaggio, una parte del quale sarebbe già a bordo delle scialuppe. “Ambrey ha osservato una nave militare della Marina indiana navigare in prossimità dell'ultima posizione nota della nave colpita. Ulteriori rapporti affermavano che erano in corso operazioni di salvataggio”, ha riferito.

Sempre mercoledì 6 marzo, i ribelli yemeniti hanno dichiarato di aver attaccato “due cacciatorpedinieri statunitensi” utilizzando missili e droni. Stando a quanto comunicato dal Comando centrale americano (Centcom), l’unica nave ad essere stata presa di mira è stata la Uss Carney, vascello di classe Arleigh Burke, che ha abbattuto tutti i vettori e Uav lanciati contro di essa. La British maritime trade operations authority ha inoltre rivelato di aver ricevuto un rapporto sul sequestro di una nave commerciale da parte di un gruppo identificatosi come “la Marina yemenita”, che ha trattenuto il mercantile per circa mezz’ora obbligando poi l’equipaggio a cambiare rotta. Tutti questi incidenti sono avvenuti due giorni dopo le dichiarazioni di Misfer Al-Numair, ministro delle Comunicazioni e dell’Information technology del governo Houthi, secondo cui le navi dovrebbero ottenere un “permesso dall’Autorità per gli affari marittimi” controllata dai ribelli prima di entrare nelle acque del Paese arabo.

Pare dunque che i miliziani sostenuti dall’Iran abbiamo dato nuovo impulso alle loro azioni contro la rete del commercio internazionale, nascondendosi sempre dietro l’egida del sostegno alla causa palestinese. I loro attacchi hanno provocato gravi danni agli scambi via mare, costringendo molte compagnie a direzionare i propri mercantili verso rotte sicure ma più lunghe, il che ha portato ad un aumento dei costi di navigazione e dei beni di consumo.

Per contrastarli, gli Stati Uniti hanno dato il via all’operazione “Prosperity Guardian” e hanno bombardato le postazioni a terra degli Houthi assieme agli alleati britannici. L’Unione europea, invece, ha approvato l’inizio della missione Aspides il cui comando tattico è stato affidato all’Italia.

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