Gli Usa puntano sul destroyer DDG-62: cosa può fare la nave da guerra con l'Ai

Il destroyer DDG-62 punta sull'apprendimento automatico per supportare equipaggi e unità logistiche nella preparazione delle risorse per il combattimento

Gli Usa puntano sul destroyer DDG-62: cosa può fare la nave da guerra con l'Ai

L'innovazione tecnologica sta rivoluzionando il modo in cui le forze armate operano e gestiscono le loro risorse e il cacciatorpediniere Uss Fitzgerald (DDG-62) rappresenta un esempio emblematico di questa evoluzione. Con l'introduzione del sistema di intelligenza artificiale Enterprise Remote Monitoring Version 4 (eRM v4), la Marina degli Stati Uniti sta cercando di affrontare le sfide in termini di manutenzione e prontezza operativa. Tale approccio non solo mira a garantire che le navi siano sempre pronte per il combattimento, ma si inserisce anche in un contesto geopolitico complesso, dove la preparazione e l'efficienza delle forze navali sono fondamentali per rispondere a minacce emergenti, come quelle provenienti dalla Cina.

Il destroyer DDG-62 e l'intelligenza artificiale

Il cacciatorpediniere della Marina Militare Uss Fitzgerald (DDG-62) ha introdotto un innovativo sistema di intelligenza artificiale (IA) che rappresenta una novità per le navi da guerra. I progettisti sostengono che questa tecnologia aiuterà a prevedere e gestire le necessità di manutenzione, rendendo il processo meno invasivo. L'obiettivo principale è ridurre le eventuali perdite di equipaggiamento inatteso e garantire che un numero maggiore di navi sia operativo nel caso di un conflitto su larga scala.

Il sistema, chiamato Enterprise Remote Monitoring Version 4 (ERM v4), è parte di un programma del Pentagono noto come Condition Based Maintenance Plus. Questo progetto si propone di utilizzare l'apprendimento automatico per supportare gli equipaggi e le unità logistiche nella preparazione delle risorse per il combattimento.

Cosa sappiamo del programma “Condition-Based Maintenance Plus”

Dall’analisi emerge che il Condition-Based Maintenance Plus, comunemente noto come CBM+, rappresenta un programma all'avanguardia sviluppato dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, concepito per ottimizzare l'efficacia operativa delle forze armate. Questo approccio innovativo, si fonda sull'impiego di tecnologie avanzate per l'analisi dei dati e per la promozione di pratiche sostenibili, con l'obiettivo primario di garantire che i sistemi d'arma siano sempre pronti all'impiego, riducendo al contempo i costi operativi e gestionali. La filosofia del CBM+ enfatizza l'importanza di effettuare la manutenzione in base alle reali condizioni e necessità operative dei sistemi, piuttosto che attenersi rigidamente a programmi di manutenzione predefiniti. Attraverso l'analisi dei dati, è possibile identificare il momento più appropriato per eseguire interventi di manutenzione, il che consente di minimizzare le operazioni non programmate e di migliorare significativamente la disponibilità operativa dei sistemi. Questo programma incorpora elementi di due metodologie precedenti: la Manutenzione Basata sulla Condizione e la Manutenzione Centrata sull'Affidabilità. Tale integrazione non solo si propone di garantire la sicurezza e l'efficienza dei sistemi, ma si prefigge anche di promuovere pratiche ecocompatibili. Un aspetto importante di questo approccio è la sua capacità di ottimizzare i costi complessivi associati alla manutenzione, grazie a una gestione più efficiente delle risorse disponibili.

Un elemento centrale del CBM+ è rappresentato dai Working Integrated Product Teams (WIPTs), ovvero gruppi di lavoro interdisciplinari creati per affrontare obiettivi specifici legati all'iniziativa. Questi team possono includere professionisti provenienti da diverse aree, collaborando con esperti sia interni che esterni per implementare nuove tecnologie e migliorare i processi esistenti. In conclusione, il CBM+ si configura come un approccio strategico e innovativo per la manutenzione dei sistemi di difesa, focalizzandosi sulla prontezza operativa, sull'efficienza e sulla sostenibilità economica. Attraverso l'adozione di tali pratiche, le forze armate possono ottimizzare l'impiego delle proprie risorse, garantendo un elevato livello di operatività e contribuendo, al contempo, alla sostenibilità ambientale e al rafforzamento della sicurezza nazionale.

Il futuro navale del sistema Enterprise Remote Monitoring versione 4 (eRM v4)

L'introduzione di questo sistema di intelligenza artificiale avviene in un momento in cui la Marina sta affrontando ritardi significativi nella manutenzione e problemi di prontezza, mentre si prepara a possibili conflitti, in particolare con la Cina. L’eRM v4 è il primo sistema di questo tipo ad essere implementato su una nave da guerra, sostituendo un precedente sistema di valutazione delle condizioni che era stato utilizzato per oltre 30 anni.

A bordo del cacciatorpediniere Uss Fitzgerald, il sistema eRM v4 analizza circa 10.000 dati al secondo provenienti dai sistemi meccanici, elettrici e dalla struttura della nave. Grazie agli avanzati algoritmi di intelligenza artificiale, il sistema fornisce raccomandazioni per la manutenzione, che vengono integrate direttamente nel piano di manutenzione della nave. In un caso specifico, eRM v4 ha individuato un componente critico che stava per guastarsi e il cui ordine richiedeva un lungo tempo di attesa. L’allerta anticipata ha consentito all'equipaggio di ordinare un ricambio e riceverlo in tempo utile, evitando così un’interruzione del sistema.

Dalle informazioni disponibili, risulta che la tecnologia del sistema occupa circa metà di un rack server a bordo e sta cambiando anche il modo in cui gli operatori registrano e riportano i dati. Attualmente, molti sistemi richiedono ancora letture manuali; tuttavia, per garantire dati accurati alle intelligenze artificiali, sono stati forniti dispositivi simili a smartphone per facilitare la registrazione digitale delle informazioni. Questo metodo, secondo gli addetti ai lavori, si è dimostrato più veloce ed efficiente.

Si prevede che, in futuro, il progetto Enterprise Remote Monitoring versione 4 (eRM v4) possa essere esteso ad altre piattaforme di combattimento. Entro la fine dell'anno, la capacità dell’eRM v4 sarà integrata nel sistema Naval Maintenance Repair and Overhaul (NMRO). Nel 2025, infatti, la Marina prevede di implementare eRM v4 anche su altre quattro navi. Tale espansione consentirà al sistema di intelligenza artificiale di raccogliere un volume maggiore di dati, fondamentale per affinare gli algoritmi di previsione della manutenzione.

In conclusione, l'implementazione di questo sistema a bordo dell'Uss Fitzgerald non rappresenta solo un passo avanti nel campo della manutenzione navale, ma si configura anche come un elemento strategico cruciale nel panorama internazionale contemporaneo. Con l'espansione prevista di questa tecnologia su altre navi, la Marina degli Stati Uniti si prepara a migliorare significativamente la sua capacità operativa e la sua resilienza in un contesto di crescente competizione globale.

L'adozione di tecnologie avanzate come l'eRM v4 non solo ottimizza le risorse, ma garantisce anche una prontezza indispensabile per affrontare le sfide future, contribuendo a mantenere la superiorità marittima americana e a rafforzare la sicurezza nazionale.

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