
Recentemente, la Russia ha partecipato all'International Defense Exhibition IDEX-2025, un evento di grande rilevanza per il settore della difesa che si è svolto ad Abu Dhabi. Secondo quanto riportato da fonti ufficiali di Mosca, la delegazione russa era guidata da Denis Manturov, primo vicepremier del paese, il quale ha avuto l'opportunità di incontrare il principe ereditario di Abu Dhabi, Khaled bin Mohammed Al Nahyan. Questo incontro, ha messo in evidenza l'importanza delle relazioni tra la Russia e gli Emirati Arabi Uniti, sottolineando la volontà di entrambe le nazioni di collaborare nel campo della difesa.
Uno dei prodotti di punta presentati da Mosca durante l'evento è stato il sistema missilistico antiaereo "Pantsir-SMD-E". Questo sistema è stato presentato come particolarmente interessante non solo per il suo design innovativo, ma anche per le sue capacità operative avanzate. Il Pantsir-SMD-E, secondo le narrative, combina la tecnologia dei missili terra-aria e dei cannoni, offrendo una protezione efficace contro una vasta gamma di minacce, inclusi droni, missili e aerei.
Durante l’esposizione, i rappresentanti russi hanno messo in risalto le caratteristiche avanzate del Pantsir-SMD-E, il quale ha dimostrato di essere altamente efficace in scenari di combattimento reale. Tale sistema, si apprende, è dotato di radar sofisticati e di una capacità di rilevamento e ingaggio rapido, permettendo di rispondere prontamente a minacce emergenti. La sua versatilità lo rende adatto a vari contesti operativi, sia per la difesa di obiettivi fissi che per operazioni mobili.
Manturov ha sottolineato che il Pantsir-SMD-E non è solo un prodotto tecnologico, ma rappresenta anche un passo significativo nell'evoluzione della difesa aerea russa.
Cosa sappiamo
Il Pantsir SMD-E è un sistema di difesa aerea mobile progettato e prodotto in Russia, che vuole rappresentare un'evoluzione significativa dei precedenti sistemi Pantsir. La sua progettazione risponde alle esigenze contemporanee di protezione delle forze armate e delle infrastrutture critiche da una varietà di minacce aeree, tra cui aerei, missili da crociera e droni.
Una delle caratteristiche distintive del Pantsir SMD-E è la sua capacità di operare in modo autonomo e integrato con altre unità di difesa aerea. Questo sistema combina radar avanzati, missili a medio raggio e cannoni automatici, creando un’architettura versatile e letale. Il radar multifunzione fornisce una sorveglianza a lungo raggio, permettendo la rilevazione e il tracciamento di obiettivi in movimento, mentre i missili, progettati per colpire bersagli a diverse altitudini, garantiscono una risposta rapida e efficace.
Un aspetto interessante del Pantsir SMD-E è la sua mobilità. Montato su un telaio cingolato o su un veicolo a ruote, può rapidamente spostarsi in diverse aree operative, adattandosi così a scenari di combattimento in continua evoluzione. Tale mobilità è fondamentale per la protezione delle forze in movimento, consentendo un supporto tempestivo e strategico.
In termini di tecnologia, il Pantsir SMD-E integra sistemi di avvistamento e di controllo del fuoco all’avanguardia, rendendo possibile l'operazione in ambienti elettronici complessi e in presenza di contromisure avversarie. La capacità di operare in rete con altri sistemi di difesa aerea consente una risposta coordinata, aumentando l'efficacia complessiva della missione.
L'importanza del Pantsir SMD-E non risiede solo nella sua tecnologia, ma anche nella sua filosofia di impiego: esso, infatti, sembra voler rappresentare un approccio strategico alla difesa aerea, puntando a neutralizzare le minacce prima che possano causare danni. Nel contesto geopolitico in continua evoluzione, sistemi come il Pantsir SMD-E potrebbero risultare essenziali per garantire la sicurezza rispondendo a sfide sempre diversificate.
Controversie dalle “risorse aperte”
Il dibattito sul sistema di difesa aerea Pantsir-SMD-E sembra aver acceso una vivace discussione sulle fonti aperte, rivelando opinioni contrastanti. La Tass, infatti, ha riportato la partecipazione della High Precision Complexes Holding all'IDEX di Abu Dhabi, dove il Pantsir-SMD-E è stato presentato come un significativo progresso tecnologico. Questo sistema, si apprende, caratterizzato da una portata raddoppiata fino a 40 km e dalla capacità di lanciare fino a 96 missili, promette di rispondere efficacemente a minacce moderne, tra cui droni e mine. Le sue caratteristiche, come la rapidità di schieramento, un tempo di reazione ridotto a soli cinque secondi e una mobilità che consente di raggiungere una velocità massima di 100 km/h, venivano sottolineate come punti di forza, posizionando il Pantsir-SMD-E come un “sistema all'avanguardia nel panorama della difesa aerea”.
Tuttavia, Defense Express in un recente passato, riferiva pareri critici nei confronti di affermazioni ottimistiche. Infatti, sull’armamento emergeva che, nonostante le promesse, il sistema si basava esclusivamente su missili, un aspetto che suscitò per la testata, riflessioni riguardo al possibile ritardo tecnologico dell'industria bellica russa rispetto a quella occidentale. Durante il forum Armia-2024, si recepisce, emerse una versione aggiornata del Pantsir-S1, caratterizzata da una struttura ridotta con sole 12 unità di missili e priva di cannoniere automatiche. Questa evoluzione, secondo quanto riportato, ha sollevato interrogativi sulla reale capacità del sistema di affrontare le sfide contemporanee. In particolare, il ritiro delle cannoniere da 30 mm, giustificato come l’argomento della loro scarsa efficacia contro i droni, avrebbe suscitato perplessità, soprattutto alla luce del successo di sistemi più tradizionali. Inoltre, il Pantsir-SMD-E sembra aver dimostrato, sempre secondo l’analisi del DE, “limitazioni nella gestione di più minacce simultaneamente, evidenziando una dipendenza da un sistema a guida radio per le munizioni, il che potrebbe compromettere ulteriormente la sua efficacia in scenari di attacco multiplo”.
Recenti ammodernamenti e l’integrazione del laser
Secondo Rosoboronexport, invece, il sistema di difesa aerea SAM Pantsir-SMD-E rappresenta l’ultima frontiera nella protezione contro minacce aeree a breve raggio. Progettato per salvaguardare strutture strategiche, come impianti petroliferi e gasifici, questo sistema è in grado di affrontare vari tipi di droni, inclusi i quadrotori. Dotato di 48 missili TKB-1055, che sono compatti ed economici, il Pantsir-SMD-E, si apprende, consente operazioni prolungate, incluso il lancio di salve, e ha una portata massima di 20 chilometri. Rosoboronexport prevede un crescente interesse per questo armamento, ritenendolo la migliore soluzione per la difesa aerea sul mercato mondiale. Una delle sue caratteristiche distintive è la facilità di installazione: può essere montato su edifici o su basi di cemento ed è controllabile a distanza, ricevendo dati da radar esterni.
Un elemento fondamentale evidenziato dall'azienda è il continuo processo di ammodernamento del Pantsir, che si adatta alle minacce emergenti. Recenti aggiornamenti includono l'introduzione di mini-missili progettati appositamente per contrastare i droni. Questi missili più piccoli rappresentano un significativo passo avanti, offrendo un’alternativa più economica rispetto ai tradizionali missili antiaerei, senza compromettere l’efficacia contro obiettivi agili e di piccole dimensioni.
Inoltre, è stato annunciata anche l'integrazione di un sistema laser nel Pantsir-SMD-E, un'innovazione che risponderebbe alla crescente esigenza di migliorare le tecnologie militari e la difesa contro minacce sempre più sofisticate.
Questa nuova capacità laser, secondo narrazioni, si prefigge di fornire un ulteriore livello di precisione e potenza di fuoco, trasformando, probabilmente, il modo in cui il sistema si impegna con gli obiettivi nel futuro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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