Lunedì scorso la Nato ha dato il via a un'esercitazione per la difesa comune di Finlandia, Norvegia e Svezia: la Nordic Response 2024. Oltre 20.000 soldati provenienti da 13 nazioni, di cui oltre 4.000 finlandesi. Nordic Response 2024 è un'esercitazione a guida norvegese: per la prima volta, la Finlandia partecipa come nazione membro della Nato all'esercitazione di difesa collettiva delle regioni dell'alleanza. Helsinki, che condivide un confine di oltre 1.300 chilometri con la Russia, si è unita alla Nato nell'aprile del 2023 con una mossa storica dopo decenni di non allineamento militare.
L'obiettivo dell'esercitazione: difendere il "Grande Nord"
"Dobbiamo essere in grado di reagire e fermare chiunque cerchi di sfidare i nostri confini, i nostri valori e la nostra democrazia", ha affermato in un comunicato il brigadiere Tron Strand della Royal Norwegian Air Force, comandante del Norwegian Air Operations Center. "Con l'attuale situazione della sicurezza in Europa, l'esercitazione è estremamente rilevante e più importante che mai", ha aggiunto. Il Grande Nord rappresenta un'area importante e strategica per la Nato e l'esercitazione aumenterebbe la preparazione dei Paesi nordici e la capacità di condurre operazioni congiunte su larga scala in condizioni climatiche e meteorologiche molto complesse. Il nuovo presidente della Finlandia, Alexander Stubb, ispezionerà l'esercitazione insieme al primo ministro norvegese Jonas Gahr Store nel nord della Norvegia domani, 7 marzo. Si tratta del primo viaggio all'estero per Stubb da quando ha prestato giuramento come nuovo capo di Stato e comandante militare supremo della Finlandia il 1 marzo.
Attraverso l'esercitazione si simulerà un grande attacco da est (sebbene la Russia non venga mai citata espressamente). Con questa esercitazione avrà ufficilamente inizio la seconda fase di Steadfast Defender: se la prima riguardava il trasporto di rifornimenti ed equipaggiamento militare dagli Stati Uniti verso l'Atlantico, con livello di allerta elevato. Nel complesso scenario simulato avrà un ruolo di primo piano l'italiano contrammiraglio Valentino Rinaldi, quale comandante della forza anfibia internazionale. La presenza italiana è segnata anche dalla partecipazione dell'incrociatore "Garibaldi", dalla nave "San Giorgio" e dalla Brigata San Marco.
I dettagli dell'esercitazione
L'attività durerà fino al 15 marzo prossimo e vedrà impegnate le forze di Belgio, Gran Bretagna, Canada, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Spagna, Svezia e Stati Uniti. Circa la metà delle truppe partecipanti si eserciterà in scenari di terra. Il resto si addestrerà in mare, con oltre 50 sottomarini, fregate, corvette, portaerei e varie navi anfibie, e in aria con più di 100 jet da combattimento, aerei da trasporto, velivoli per la sorveglianza marittima ed elicotteri, secondo quanto riferito dalle forze armate norvegesi.
All'indomani dall'inizio dell'esercitazione, non è tardata a giungere la reazione di Mosca. Il vice ministro degli Esteri russo, Alexander Grushko, ha affermato che l'esercitazione della Nordic Response 2024 aumenta il "rischio di incidenti militari" e che la Russia "la sta monitorando". "Naturalmente, i militari la stanno monitorando, abbiamo tutti i mezzi per questo", ha riferito ai giornalisti, secondo quanto riporta Interfax. Grushko ha riferito che Mosca ritiene queste esercitazioni "provocatorie": "Qualsiasi esercitazione, soprattutto in prossimità geografica della linea di contatto, aumenta il pericolo di incidenti militari", ha sottolineato il vice ministro degli Esteri.
La Svezia a pieno titolo nella Nato
Proprio ieri il nuovo presidente ungherese, Tamás Sulyok, ha firmato la legge che ratifica l'ingresso della Svezia nella Nato. Con il voto in parlamento il 26 febbraio, l'Ungheria è stato l'ultimo dei membri dell'Alleanza Atlantica a ratificare l'arrivo del paese scandinavo. In base alle regole della Nato, Budapest deve ora informare il governo degli Stati Uniti della ratifica dei protocolli di accessione della Nato. A questo punto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg inviterà formalmente la Svezia a diventare il 32esimo paese membro.
L'iter si concluderà quando Stoccolma consegnerà i documenti di accessione al segretario di Stato americano, Antony Blinken.
Svezia e Finlandia hanno presentato assieme domanda d'ingresso nella Nato nel maggio 2022, mettendo fine a decenni di neutralità dopo l'invasione russa dell'Ucraina. Il percorso della Svezia è stato decisamente più accidentato di quello della Finlandia, a causa delle difficoltà che sono state poste da Turchia e Ungheria.
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