"Sinwar morto in un raid". Israele indaga e attacca ancora il Libano

La raffica di missili di Hezbollah all'alba. Obiettivo: i siti di stoccaggio militare israeliani. Israele sta, inoltre, indagando sulla possibilità che il leader di Hamas sia morto

"Sinwar morto in un raid". Israele indaga e attacca ancora il Libano
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Una nuova domenica di sangue lungo il confine tra Israele e Libano: le Idf hanno dichiarato che 140 razzi sono stati lanciati nel Paese dal Libano, alcuni dei quali hanno lambito Haifa. Hezbollah riferisce che bersaglio dei suoi attacchi sono i siti di produzione di materiali militari di Israele, in risposta alle esplosioni che questa settimana hanno interessato i dispositivi di comunicazione: il gruppo sostiene di aver attaccato il complesso militare industriale Rafael Advanced Defence Systems, specializzata nella produzione di equipaggiamento elettronico.

Tel Aviv, questa sera, secondo i media affiliati a Hezbollah, sta effettuando attacchi aerei nel Libano meridionale. Al-Manar afferma che gli attacchi hanno luogo a Taybeh, nel Libano meridionale.

Israele blinda il nord dopo gli attacchi in Libano

Per questa ragione, e considerando l'escalation degli ultii giorni, resteranno chiuse le scuole nelle alture del Golan, in Galilea, nella zona della baia di Haifa e nelle valli settentrionali fino a Beit Shean. Non solo, ma per il resto della popolazione civile i raduni sono stati limitati a 10 persone all'aperto e a 100 al chiuso. I luoghi di lavoro potranno funzionare solo se nelle vicinanze è presente un rifugio adeguato da raggiungere nel più breve tempo possibile. Allerta anche per gli ospedali dell'area: il Ministero della Salute afferma di aver ordinato a tutti gli ospedali nel nord di Israele di operare esclusivamente all'interno delle aree fortificate: l'ordinanza riguarda gli ospedali Carmel, Ziv, Nahariya, HaEmek, Poriya; l'ospedale Rambam si trasferirà per lavorare nel parcheggio fortificato della struttura. Intanto, la riunione del gabinetto di sicurezza israeliana prevista questa mattina è stata rinviata e a mezzogiorno si riunirà l'intero governo.

Il ministro della Difesa Yoav Gallant afferma che Hezbollah sta “cominciando a percepire alcune delle nostre capacità”, promettendo che Israele continuerà a operare contro il gruppo terroristico libanese per consentire ai residenti sfollati del nord di Israele di tornare alle loro case. "Hezbollah ha iniziato a percepire alcune delle capacità delle Forze di difesa israeliane... e ne stiamo vedendo i risultati", ha affermato durante una visita alla sala di comando e controllo dell'aeronautica militare israeliana questa mattina. "Queste mosse continueranno finché non raggiungeremo una situazione in cui faremo tornare sani e salvi i residenti del nord alle loro case. Questo è l'obiettivo, questa è la missione, e faremo tutto il necessario per soddisfarla", ha aggiunto.

Gli attacchi di questa notte dal Libano

Era ancora notte fonda in Italia, quando Hezbollah ha reso noto via via Telegram di aver lanciato missili verso la base aerea israeliana di Ramat David. "La resistenza islamica ha colpito la base aere di Ramat David con decine di missili Fadi-1 e Fadi-2 come risposta ai ripetuti attacchi che hanno colpito varie regioni del Libano e che hanno causato la morte di molti civili", il loro annuncio. L'Idf, attraverso lo stesso mezzo, sostiene di aver identificato una decina di missili provenienti dal Libano, e che "molti di questi sono stati intercettati e uno è caduto".

Ma gli attacchi questa notte, non sono giunti solo dal Libano. Una coalizione irachena di gruppi armati filo-iraniani ha rivendicato un attacco con droni contro Israele. In precedenza, le Idf avevano dichiarato di aver intercettato “molteplici obiettivi aerei sospetti” provenienti dall’Iraq durante la notte. "I combattenti della Resistenza islamica irachena hanno preso di mira domenica mattina una posizione strategica nei territori occupati utilizzando dei droni", afferma la coalizione irachena in una dichiarazione su Telegram, riferendosi a Israele, e aggiungendo che l'azione è stata condotta "a sostegno del nostro popolo a Gaza". Adesso anche i miliziani sciit promettono una svolta: Hassan Fadlallah, parlamentare di Hezbollah, ha parlato di “nuova fase" del conflitto con Israele nel quale il ‘Partito di Dio’ è pronto “per qualsiasi scenario, guerra o scontro”.

Hamas ha elogiato Hezbollah in un comunicato: "Hamas ha salutato i combattenti della resistenza in Libano per la loro resilienza e il loro coraggio nell'affrontare la macchina da guerra sionista e per la loro determinazione a continuare a combattere a sostegno del popolo palestinese e della sua resistenza a Gaza e in Cisgiordania", afferma il gruppo palestinese.

Tel Aviv nega gli attacchi ai cercapersone ma indaga su Sinwar

Intanto Tel Aviv torna per la prima volta in maniera così chiara sugli attacchi in Libano attraverso i cercapersone e altri dispositivi: il presidente Isaac Herzog respinge "qualsiasi collegamento" con i cercapersone e i walkie-talkie esplosi in Libano. Lo dice in una intervista alla rete Sky News britannica, mostrando l'immagine dei comandanti di Hezbollah uccisi. Il presidente israeliano ha affermato di "respingere a priori qualsiasi collegamento con questa o quella fonte operativa", aggiungendo che Hezbollah ha "molti nemici". Benjamin Netanyahu, invece, in un incontro a porte chiuse con la commissione Esteri e Difesa della Knesset ha dichiarato "Sulla base delle informazioni che abbiamo, metà degli ostaggi a Gaza sono vivi", riferendosi ai 97 israeliani ancora in mano ad Hamas, secondo quanto riferisce la radio dell'Esercito, citata da Times of Israel.

Domani alle 19 locali (le 18 in Italia) dovrebbe svolgersi una riunione del gabinetto di sicurezza nella base militare della Kyria, a Tel Aviv. Israele sta, inoltre, indagando sulla possibilità, seppur altamente improbabile, che il leader di Hamas Yahya Sinwar sia morto, basandosi su informazioni di intelligence militare. Lo riferisce la testata Walla, riportando allo stesso tempo che lo Shin Bet ha respinto il rapporto e ritiene che Sinwar sia vivo.

Secondo le informazioni di intelligence oggetto dell'indagine, Sinwar sarebbe stato ucciso durante le operazioni delle Idf a Gaza. "Sono tutte speranze e supposizioni basate sul fatto che Sinwar nelle ultime settimane è statoi irraggiungibile", ha detto u funzionario israeliano al giornalista Barak Ravid.

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