Raid sull'Ucraina: 7 morti. Kiev: "Risponderemo". E la Polonia denuncia: "Violato nostro spazio aereo"

Questa notte ha avuto inizio un massiccio attacco russo con droni e missili contro l'Ucraina. Prese di mira la capitale Kiev e le infrastrutture energetiche sparse per il Paese

Raid sull'Ucraina: 7 morti. Kiev: "Risponderemo". E la Polonia denuncia: "Violato nostro spazio aereo"
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Kiev questa notte si è risvegliata nuovamente in un incubo. Le Forze armate russe hanno lanciato un attacco con droni contro la capitale ucraina, dove si sono udite potenti esplosioni: la popolazione, proprio come nei primi giorni del conflitto, si è rifugiata in massa nelle metropolitane e nei rifugi per proteggersi.

Le forze ucraine sono al momento alle prese con la preparazione di una risposta di livello ai massicci bombardamenti di oggi. Lo ha detto il ministero della Difesa di Kiev, Rustem Umyerov, ripreso da Rbc-Ukraine. "La Russia ha colpito nuovamente le nostre città questa notte. Persone pacifiche sono rimaste ferite, le case sono state distrutte e le infrastrutture critiche sono state danneggiate", ha scritto su Facebook sottolineando che Kiev "sta preparando le sue risposte. Con armi di propria produzione".

L'attacco nella notte su Kiev e 15 regioni

Fino a 10 droni sono stati distrutti durante il loro avvicinamento alla capitale nella regione circostante Kiev, scrive su Telegram Serhiy Popko, capo dell'amministrazione militare di Kiev. Secondo quanto riferito dalle forze aeree ucraine, gruppi multipli di droni russi si sono mossi verso le regioni orientali, settentrionali, meridionali e centrali dell'Ucraina, seguiti da diversi missili da crociera e balistici. Nella regione di Zaporizhzhia è stata colpita un'infrastruttura. Inoltre, per quanto riguarda la regione di Kiev, il governatore regionale Ruslan Kravchenko riferisce di una persona rimasta ferita in un attacco che ha colpito infrastrutture non specificate e case residenziali. E nella regione meridionale di Mykolaiv 3 persone sono rimaste ferite, ha riferito il capo della regione Vitalii Kim.

Il massiccio bombardamento ha avuto inizio nel cuore della notte, intorno a mezzanotte ed è proseguito dopo l'alba: si tratta del più grande attacco russo contro l'Ucraina da settimane, che pare avere avuto come obiettivo infrastrutture energetiche. La Russia ha attaccato degli impianti energetici nella regione occidentale di Leopoli, causando danni e interruzioni nell'erogazione della corrente elettrica. Lo ha riferito sui social il governatore regionale, Maksym Kozytskyi. La Dtek, la più grande compagnia energetica privata dell'Ucraina, dichiara che sono in atto interruzioni di corrente di emergenza in tutto il Paese. Il sindaco di Kiev Vitali Klitschko ha affermato che si sono verificate interruzioni di corrente in "diversi distretti" della capitale e che ci sono problemi con l'approvvigionamento idrico sulla riva destra della città.

Le infrastrutture energetiche nel mirino

Il ministero della Difesa russo ha dichiarato di aver effettuato un massiccio attaccò contro i siti energetici in Ucraina con missili e droni, mentre Kiev ha riferito di attacchi in 15 regioni del Paese. "Le forze armate russe hanno effettuato un massiccio attacco con armi ad alta precisione a lungo raggio lanciate dall'aria e dal mare e con droni contro importanti infrastrutture energetiche che consentono il funzionamento del complesso militare-industriale dell'Ucraina. Tutti gli obiettivi sono stati raggiunti", ha dichiarato il ministero su Telegram.

Le infrastrutture energetiche sono tornate ancora una volta l'obiettivo dei russi per prendere alla gola il Paese stremato e seminare il panico. L'operatore statale della rete elettrica ucraina, Ukrenergo, è stato costretto ad attuare blackout d'emergenza per stabilizzare il sistema. Alla luce dei blackout di corrente, i funzionari regionali di tutta l'Ucraina hanno ricevuto l'ordine di aprire i cosiddetti "punti di invincibilità", ovvero luoghi di rifugio in cui le persone possono ricaricare i loro dispositivi e ottenere ristoro durante i blackout energetici. Questi punti erano stati aperti per la prima volta in Ucraina nell'autunno del 2022, quando la Russia prese di mira le infrastrutture del Paese con bombardamenti settimanali.

L'appello di Shmyhal e Kuleba

Il primo ministro ucraino, Denys Shmyhal, alla luce del massiccio attacco lanciato nelle scorse ore dalla Russia su diverse zone dell'Ucraina, ha invitato gli alleati di Kiev a fornire al Paese armi a lungo raggio e il permesso di usarle contro obiettivi all'interno della Russia. "Per fermare il barbaro bombardamento delle città ucraine, è necessario distruggere il luogo da cui vengono lanciati i missili russi", ha detto Shmyhal. "Contiamo sul sostegno dei nostri alleati e sicuramente la faremo pagare alla Russia", ha aggiunto.

"Agire ora" per aiutare l'Ucraina a "salvare vite". A chiederlo è il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba: "La Russia continua a condurre una guerra vile contro i civili, un crimine di guerra. Gli attacchi russi non hanno alcuna giustificazione. Devono essere condannati con fermezza e accompagnati da un'azione concreta da parte della comunità internazionale", incalza, convinto ci siano due decisioni che i partner dell'Ucraina debbano prendere: sostenere gli attacchi a lungo raggio dell'Ucraina contro tutti gli obiettivi militari legittimi sul territorio russo e, in secondo luogo, accettare di utilizzare le capacità di difesa aerea dei partner per abbattere missili e droni in prossimità del loro spazio aereo. "Nessuna di queste decisioni è un'escalation - puntualizza - Al contrario, dissuaderanno la Russia, contribuiranno a ridurre il terrore e il numero di attacchi russi, nonché le vittime che ne derivano".

Il bilancio delle vittime, la Nato in allerta

Al momento il bilancio delle vittime è di almeno 6 morti, registrate a Lutsk, nella regione di Dnipropetrovsk e nella regione di Zaporizhzhia. Il sindaco di Lutsk, Ihor Polishchuk, ha riferito che sono stati colpiti un edificio residenziale a più piani e un'infrastruttura non specificata e che una persona è rimasta uccisa. Un'altra persona è stata uccisa nella regione centrale di Dnipropetrovsk, dove l'attacco ha scatenato diversi incendi, secondo quanto riferito dal governatore regionale Serhii Lysak. Infine una persona è stata uccisa anche nella regione sud-orientale di Zaporizhzhia, parzialmente occupata, secondo quanto dichiarato dal capo della regione Ivan Fedorov.

Le difese aeree della Polonia e della Nato sono state attivate nella parte sud-orientale della Polonia: "Fin dalle prime ore del mattino è stata osservata un'intensa attività dell'aviazione a lungo raggio della Federazione Russa, legata ad attacchi effettuati su obiettivi situati, fra l'altro, nel territorio occidentale dell'Ucraina", riferisce il comando operativo delle forze armate, comunicando che "sono state avviate tutte le procedure necessarie per garantire la sicurezza dello spazio aereo polacco e il Comando operativo sta monitorando costantemente la situazione". L'esercito di Varsavia ha denunciato che lo spazio aereo polacco è stato violato durante l'attacco russo, probabilmente da un drone.

Lo ha dichiarato il comandante operativo delle forze armate polacche, il generale Maciej Klisz, citato da Polsat News. Le ricerche del drone sono ancora in corso sul territorio polacco.

«L'oggetto si trova probabilmente ancora in territorio polacco, anche se non si esclude la possibilità che abbia lasciato il territorio polacco. È stata avviata un'operazione di ricerca dell'oggetto. Le attività sono focalizzate sul comune di Tyszowce nella provincia di Lublino».

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