Raid nelle palestre e arruolamento forzato: così la Russia recluta nuovi soldati

Diversi testimoni hanno affermato che eventi del genere si ripetono circa due volte al mese e che ad essere presi di mira sono soprattutto immigrati

Raid nelle palestre e arruolamento forzato: così la Russia recluta nuovi soldati
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Pare che l’aumento degli uomini che firmano contratti con l’esercito non sia sufficiente a colmare la necessità del Cremlino di forze fresche sul fronte ucraino. Secondo quanto dichiarato da diversi attivisti per i diritti umani, l’esercito russo ha iniziato a condurre veri e propri raid nelle palestre di tutto il Paese, per costringere cittadini e stranieri ad arruolarsi nelle forze armate.

In rete è stato diffuso il video di una di queste azioni, avvenuta il 30 marzo in uno stabilimento della Spirit Fitness a Mosca. Stando a quanto dichiarato da diversi testimoni, i militari hanno ordinato a tutti i presenti di sdraiarsi a terra. Alle donne è stato permesso di andare via, mentre gli uomini sono stati divisi per etnia prima ancora che fossero chiesti loro i documenti. Poi, i detentori di passaporto russo sono stati radunati e inviati in diversi centri di reclutamento, dove è stato controllato il loro curriculum miliare. Gli immigrati, invece, sono stati tutti accusati di trovarsi nella Federazione illegalmente e hanno ricevuto un ultimatum: deportazione o arruolamento.

“Ero sul tapis roulant, stavo guardando un programma e mi stavo facendo gli affari miei”, ha raccontato un testimone al canale Telegram msk1_news. “All’improvviso, qualcuno mi ha toccato la spalla. Scendo dal macchinario e vedo tutti sdraiati a terra a faccia in giù sul pavimento”. “Controllavano il passaporto, sfogliavano la pagina del servizio militare. Se c'era scritto che eri obbligato a prestare servizio, andavi all'ufficio di arruolamento, non importa quale, solo per una verifica”, ha aggiunto un altro.

La catena Spirit Fitness non ha rilasciato alcun commento sull’accaduto, ma alcuni dipendenti hanno affermato che raid del genere stanno diventando una routine. Alcuni avvocati hanno affermato che avvengono circa due volte al mese a Mosca, San Pietroburgo, Irkutsk ed Ekaterinburg. “Detengono solo persone che non sono etnicamente russe. Poi separano i cittadini dai non cittadini. Per i non cittadini, falsificano le accuse di piccolo teppismo e li espellono”, ha spiegato Valentina Chupik, avvocato dei diritti umani. “Dal 5 febbraio, questo è tutto ciò che serve, anche se non hanno fatto nulla di male. I cittadini vengono portati direttamente all'ufficio di arruolamento”.

Un attivista dei diritti umani, che ha parlato al Telegraph in forma anonima, ha aggiunto che i raid prendono di mira soprattutto palestre popolari tra gli immigrati.

“Si tratta di un approccio più aggressivo di quello a cui sono abituati i russi”, ha commentato Emily Ferris, un’esperta del Royal United Services Institute. “Probabilmente queste reclute serviranno come forze ausiliarie, per permettere all’esercito di guadagnare più terreno ora che la linea del fronte è in loro favore”.

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