"Sventato attacco in Libano". Ma Israele smentisce

Una delle grandi preoccupazioni di Washington è che la guerra tra Hamas e Israele si allarghi ad altri fronti. La rivelazione del Wall Street Journal conferma che il rischio è concreto

"Sventato attacco in Libano". Ma Israele smentisce
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Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, avrebbe convinto il premier israeliano Benjamin Netanyahu a non attaccare in via preventiva Hezbollah in Libano. Secondo il Wall Street Journal, l'episodio sarebbe avvenuto l'11 ottobre, quando Netanyahu stava per dare l'ordine ai suoi aerei di bombardare la milizia sciita. In base a quanto detto dalle fonti sentite dal quotidiano statunitense, l'intelligence dello Stato ebraico aveva ricevuto informazioni dettagliate sulla volontà di Hezbollah di penetrare nel Paese e sferrare un attacco, motivo per il quale Israele aveva fatto decollare i suoi jet.

A quel punto, però, sarebbe intervenuta la Casa Bianca. In base alle fonti del Wsj, infatti, Biden avrebbe fatto capire a Netanyahu che le implicazioni di un attacco nel Libano del sud contro il partito-milizia legato all'Iran sarebbero state molto gravi, con effetti a cascata su tutta la regione e l'apertura di un secondo fronte particolarmente impegnativo contemporaneamente a quello di Gaza.

La rivelazione del giornale Usa testimonia quello che dall'inizio del conflitto tra Hamas e Israele è la linea rossa dell'amministrazione Biden: evitare l'escalation incontrollata in Medio Oriente. Il Libano è uno dei teatri più caldi, con Hezbollah e alcune frange di Hamas che dal Paese fanno piovere razzi e missili contro villaggi israeliani e forze armate e con le Israel defense forces che rispondono al fuoco con artiglieria e aerei.

L'ufficio del premier Netanyahu ha smentito la ricostruzione dei media Usa. "Già il primo giorno di guerra, Netanyahu decise che Israele avrebbe prima dovuto lavorare per raggiungere una vittoria decisiva nel sud e al tempo stesso scoraggiare un attacco dal nord. Questa è stata la politica scelta dal gabinetto di guerra", ha precisato lo staff del capo del governo israeliano. E poche ore dopo la smentita da parte israeliana, tra Biden e "Bibi" c'è stata una telefonata in cui sono stati affrontati i vari temi del conflitto e dell'alleanza tra i due Paesi.

La guerra finora si è mostrata a bassa intensità, anche se non certo priva di morti (sono 129 i miliziani libanesi caduti dal 7 ottobre e ieri è stato ucciso un soldato israeliano al confine). Ma il governo Netanyahu e anche l'opposizione, in particolare il generale Benny Gantz ora parte del gabinetto di guerra, hanno avvertito di arrivare a una soluzione diplomatica per smilitarizzare il sud del Libano e allontanare Hezbollah, altrimenti Israele sarebbe pronto all'azione.

Gli Usa, i partner europei e il governo di Beirut stanno cercando di arrivare a un'intesa in grado di evitare il conflitto e allo stesso tempo giungere a un accordo che medi tra le rispettive richieste.

E l'indiscrezione del Wall Street journal sottolinea l'interesse di Biden a far sì che si giunga a una soluzione evitando che la guerra si allarghi in un Paese già provato da una crisi enorme e che nel 2006 ha già assistito a un conflitto tra Hezbollah e lo Stato ebraico.

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