La Russia attacca la città natale di Zelensky

Il missile che ha colpito Kryvyi Rih ha ucciso 19 persone, tra cui nove bambini e ragazzini, e il ferimento di altre 68. Zelensky: "Deluso dalla debole reazione dell'ambasciatrice Usa"

La Russia attacca la città natale di Zelensky
00:00 00:00

In guerra contano anche i simboli. Così la Russia ha deciso di sferrare un attacco a Kryvyi Rih, nel centro dell'Ucraina, la città natale del presidente Volodymyr Zelensky, causando la morte di 19 persone e il ferimento di altre 68. Il missile russo ha colpito la strada con edifici residenziali, un parco giochi, negozi e un ristorante nei dintorni. Tra le vittime ci sono nove bambini. "Non esiste un livello più profondo di cinismo, cattiveria o odio verso le persone di quello che la Russia incarna oggi", scrive Zelensky su X. "È di fondamentale importanza non lasciare questo attacco russo contro i civili, contro la città, ogni attacco del genere, senza una risposta dal mondo". Il presidente ricorda i nomi delle vittime più giovani: "Tymofii, tre anni, Radyslav, sette anni. Arina, che avrà per sempre sette anni. Herman, nove anni. Danylo, quindici anni. Mykyta, quindici anni. Alina, quindici anni. Kostiantyn, che avrà per sempre sedici anni. Nikita, diciassette anni. Questi sono i bambini uccisi da un attacco missilistico balistico russo su Kryvyi Rih".

Diversi leader europei hanno condannato l'attacco russo: "Tutta l'Europa si avvia verso il fine settimana, ma gli ucraini vivono una realtà diversa - ha scritto il ministro della Difesa olandese Ruben Brekelmans su X - "Un altro attacco russo... Ecco perché dobbiamo accelerare il sostegno all'Ucraina!". Anche la vicepresidente della Commissione europea Kaja Kallas ha condannato l'attacco, definendolo "tragico e disumano". "Un altro sconsiderato attacco russo ha colpito un'affollata zona residenziale... La Russia continua a distruggere l'Ucraina, non è interessata alla pace", ha scritto la Kallas su X.

Il ministro degli Esteri estone, Margus Tsahkna, ha dichiarato: "La Russia cerca la guerra, non la pace, e gli attacchi contro i civili, compresi i bambini, ne sono la prova brutale". "Sparare un missile contro un parco giochi per bambini non è guerra, è barbarie - ha scritto il ministro degli Esteri ceco Jan Lipavsky su X - I nostri pensieri sono rivolti alle famiglie delle vittime e a coloro che difendono il loro Paese dal terrore russo". Il ministro degli Esteri lituano Kestutis Budrys ha pubblicato le foto dell'attacco su X, con la didascalia "Il cessate il fuoco di Putin". Kryvyi Rih rimane un bersaglio frequente degli attacchi russi. La città, che ospita circa 660.000 persone, è la seconda più grande nell'oblast di Dnipropetrovsk e si trova a circa 70 chilometri dalla linea del fronte.

Zelensky si dice deluso per la reazione degli Stati Uniti. "Sfortunatamente la risposta dell’ambasciata degli Stati Unitiè sorprendentemente deludente: un Paese così forte, un popolo così forte, eppure una reazione così debole. Hanno paura persino di dire la parola 'russo' quando parlano del missile che ha ucciso dei bambini". Il presidente ucraino lo scrive su X dopo il tweet dell’ambasciatrice Usa a Kiev Bridget Brink che si è detta "inorridita dal fatto che... un missile balistico abbia colpito vicino a un parco giochi e un ristorante a Kryvyi Rih", senza tuttavia citare la Russia. "

"Se la guerra deve finire - aggiunge Zelensky -. Ma per finirla non dobbiamo aver paura di chiamare le cose con il loro nome. Non dobbiamo aver paura di fare pressione su chi continua a guerra e ignora tutte le proposte del mondo per porvi fine. Dobbiamo fare pressione sulla Russia, che ha scelto di uccidere i bambini invece di scegliere un cessate il fuoco. Devono esserci sanzioni aggiuntive".

"Contiamo sui nostri accordi con il presidente degli Stati Uniti Trump, che ha promesso di aiutare a trovare più Patriots. E contiamo sulla forza del mondo per sconfiggere questo male, questa guerra, questa aggressione russa".

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica