L'ammiraglio Tony Radakin, capo di stato maggiore della difesa britannico, non ha alcun dubbio: siamo all'alba di una terza era nucleare. Ne sono una prova le minacce che Regno Unito e Stati Uniti ricevono da più parti. Una triade del male ben definita, foriera di minacce: l'accumulo di armi nucleari da parte della Cina, l'atteggiamento assertivo dell'Iran nell'accordo sul nucleare e il comportameto schizofrenico della Corea del Nord.
Cos'è la terza era nucleare?
Il capo delle forze armate ha evidenziato contemporaneamente che la probabilità di un'aggressione russa nei confronti del Regno Unito e della NATO è piuttosto bassa, ribadendo l'importanza di preservare un deterrente nucleare solido per il Regno Unito: Rdki sostiene che la prima fase dell'era nucleare è stata la Guerra Fredda, seguita da una seconda fase incentrata sul disarmo e sulla lotta alla proliferazione. Tuttavia, una terza fase, considerata estremamente allarmante, è ormai imminente.
Sir Radakin è intervenuto al Royal United Services Institute di Londra e, sebbene non sia comune che alti funzionari affrontino direttamente la minaccia nucleare alla Nato, ha definito chiaramente la posizione del Regno Unito in passato e quella attuale. Fu lui a descrivere la Guerra Fredda come la prima era nucleare, governata dal rischio di un'escalation incontrollabile, mentre gli sforzi per il disarmo definirono la seconda era, e questo portò la Gran Bretagna fino a oggi. "Siamo all'alba di una terza era nucleare, che è complessivamente più complessa", ha affermato Radakin. A suo dire, la situazione attuale è caratterizzata da dilemmi molteplici e contemporanei, dalla proliferazione di tecnologie nucleari e dirompenti e dalla quasi totale assenza delle architetture di sicurezza precedenti.
L'approccio di Radakin
Per questa ragione è necessaria una rivoluzione copernicana nelle Forze Armate britanniche: lo chiama approccio "safe-to-fail" per alcuni progetti di difesa del Regno Unito. Per essere al sicuro dal fallimento potrebbe essere necessario che la difesa di Sua Maestà pensi e agisca molto più come un investitore, disposto a finanziare 10 programmi ad alto rischio e ad alto potenziale, sapendo che nove su 10 potrebbero fallire", ha affermato. Una scelta che potrebbe essere la scelta del futuro per i membri più piccoli della NATO, invece che inseguire il modello NATO che non gli appartiene. Il suo discorso, che tracciava il diorama della difesa britannica, è arrivato dopo che il ministro dei veterani Al Carns ha avvertito che l'esercito sarebbe stato annientato in appena sei mesi se fosse stato costretto a combattere una guerra della portata del conflitto in Ucraina.
L'ammiraglio Radakin ha sostenuto che il presidente russo Vladimir Putin è a conoscenza dell potenz dell'arsenale nucleare del Regno Unito e ha affermato che questo ha un impatto maggiore su di lui rispetto ad altre minacce. Per questo motivo, ha affermato, i governi britannici hanno investito "ingenti somme di denaro" nel rinnovamento dei sottomarini nucleari e delle testate nucleari. Ergo, è necessario mantenere forte il deterrente nucleare del Regno Unito. Ribadendo l'impegno ad aumentare la spesa per la difesa, è fortemente convinto che "il costo della difesa e della deterrenza è sempre inferiore ai costi derivanti dall'instabilità e dal conflitto".
"La tragedia della guerra"
Il governo britannico si è impegnato ad aumentare la spesa per la difesa al 2,5% del PIL, ma si è rifiutato di dire quando raggiungerà questo obiettivo. Una maggiore spesa per la difesa sarebbe politicamente controversa perché significherebbe meno risorse per altre priorità pubbliche come la sanità e l'istruzione. Ogni aumento dell’obiettivo del 2,5% – che molti analisti ritengono necessario e che gli Stati Uniti potrebbero persino richiedere – richiederebbe il sostegno popolare.
Per raggiungere questo obiettivo, Radakin ha affermato di voler dare agli elettori un'idea di quella che lui chiama "la tragedia della guerra" senza doverla vivere, mettendo in guardia sulla portata della minaccia che il Regno Unito sta affrontando.
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