Il sistema “multistrato” di difesa aerea che protegge Israele

Ecco cosa ha difeso Israele dall’attacco iraniano

Il sistema “multistrato” di difesa aerea che protegge Israele

L’intelligence-sharing degli Stati del Golfo si è rivelato “fondamentale” per arginare l’attacco iraniano dello scorso aprile. Ma cosa ha difeso, tecnicamente, Israele dai missili?

Cosa ha protetto Israele?

A spiegarci cosa abbia protetto Israele è il Ministero della Difesa israeliano. Quest’ultimo, infatti, riporta che, tutto ebbe origine il 6 maggio del 1985, quando, attraverso un memorandum d'intesa, gli Stati Uniti ed Israele, firmarono un accordo che prevedeva, dapprima, lo sviluppo di un sistema di difesa missilistica a lungo raggio, e, solo un anno dopo, un sistema d'arma, conosciuto, poi, come Arrow.

Tali processi si sono concretizzati attraverso l’Imdo, ovvero, l’Organizzazione israeliana per la difesa missilistica, che nacque nel 1991, in conseguenza alla prima guerra del Golfo, con l’idea di unificare più responsabili dei programmi di sviluppo e budget, in un’unica divisione.

Attraverso le narrative del Ministero, si recepisce che tale reparto, appartenga alla Direzione per la ricerca e sviluppo della Difesa, che è competente per le policy di sviluppo e gestione, atte al miglioramento dei sistemi della sicurezza. E comprende progetti basati sugli intercettori, i radar, la rete, ed i sistemi di comando e controllo.

Molti di questi programmi sono sviluppati in collaborazione con la United States Missile Defense Agency, o meglio conosciuta come MDA, e, secondo da quanto si recepisce, entrambe usufruiscano di stanziamenti di budget “congiunti”.

Tale partnership, inoltre, prevede che la “cooperazione” tra le industrie belliche delle due difese, abbiano, appunto, il fine di facilitare, “i processi di sviluppo e produzione”.

Ecco da cosa è composto il “sistema multi-strato”

Ciò che ha difeso Israele, dai 300 droni, missili balistici e missili da crociera, cosi come riportato dal New York Times, è un sistema di difesa aerea “multi-strato”, che comprende, a sua volta, altri sistemi di difesa “attiva”, tra i quali “l’Arrow-2, Arrow-3, David's Sling e Iron Dome”.

Per capire come è strutturata questa unità, ci affidiamo alle parole della stessa Israel Missile Defense Organization, la quale riporta che tale armamento è composto, da quattro strati differenti ed ognuno ha un compito ben preciso.

Nel caso di specie, infatti, l’analisi rivela che nel suo strato inferiore, si trova il sistema Iron Dome, che fu concepito con il fine d’intercettare i razzi da superficie, ed i missili da superficie a corto raggio.

Nello strato medio, invece, è posizionato il sistema David's Sling, che è dedicato, invece, all’intercettazione dei missili da corto a medio e medio-lungo raggio. In quello superiore, invece, troviamo il sistema Arrow 2, per i missili a medio-lungo raggio. Ed, infine, nell’ultimo strato, l’Arrow 3, che è destinato ad intercettare i missili a lungo raggio.

Ma, “in breve”, cosa sanno fare questi sistemi?

L’Iron Dome, o Cupola di Ferro, come testualmente descritto, è un sistema mobile capace di gestire più attacchi, contemporaneamente. È dotato di un software di rilevamento radar Mmr, che consente l’intercettazione delle “rotte dei missili”.

Attraverso il centro di comando e controllo, invece, analizza la destinazione, a bersaglio, della minaccia. Ed, infine, grazie al suo intercettore, “launcher”, elimina l’obbiettivo.

Il David's Sling, o Fionda di Davide, è destinato alla contro-offensiva di “missili di grosso calibro e missili balistici a corto raggio ”. È stato concepito per integrare i sistemi Arrow e Iron Dome, e destinato alla risposta diretta dei bersagli. Anch’esso è dotato del sistema radar Mmr, per il “tracciamento, rilevamento e l’identificazione delle minacce”.

Per ciò che concerne l’Arrow 2 o Freccia-2, invece, si recepisce che lo sviluppo dei sistemi Arrow è gestito, principalmente, dall’Israel Aerospace Industries.Nel 2002, l’Arrow-2, passò, per competenza, all’aeronautica israeliana, Iaf, per poi essere dispiegato su due batterie.

L’analisi riporta che il suo centro di comando e controllo è il Citron Tree, classificato tra quelli più avanzati al mondo. È dotato di capacità di sistema direttamente connessa all’Israel Air Force ed all’Israel Defence Force Homefront Command, oltre ad un sistema d’interfaccia esterna.

Monta ben due sistemi radar, ovvero, il Green Pine e Super Green Pine. Di cui, Il primo è destinato al “rilevamento, l'identificazione e il tracciamento di missili balistici, con capacità a lungo raggio”. Il secondo, invece, è una versione avanzata dei sistemi del primo.

Infine, troviamo l’Arrow 3, o Freccia 3. Questo sistema, come si recepisce, è un progetto congiunto israelo-americano “d’inestimabile importanza”, in virtù dei successi conseguiti. È posizionato nello strato superiore del “sistema multi-strato”, ed il suo intercettore è armato con un missile considerato tra i livelli più avanzati dell’intero globo. Le sue capacità, inoltre, hanno un'autonomia più lunga, rispetto agli altri sistemi e raggiungono altitudini più elevate. In Alaska, infatti, fu testato per le operazioni d’intercettazione “hit-to-kill”, con il fine di colpire bersagli eso-atmosferici, conseguendo, alla fine, risultati di grandissima precisione.

Dalle analisi delle risorse, in verità, risulterebbero anche altri sistemi di difesa della forza israeliana,

che si potrebbero citare. Il primo su tutti è l’Iron Beam. Quest’ultimo è dedicato al rilevamento delle minacce laser ed è già candidato ad essere un punto di svolta negli armamenti, seppur al momento, è ancora in fase di test.

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