Un portavoce del Ministero degli Affari Esteri spagnolo - secondo il media israeliano Ynetnews - ha annunciato oggi che alle navi Maersk Denver, salpata da New York il 31 ottobre, e Maersk Saltaire, partita da New York il 4 novembre, non sarà consentito attraccare in Spagna a seguito di sospetti che le navi trasportino armi destinate a Israele o che possano potenzialmente raggiungerlo.
La mossa è avvenuta dopo che Enrique Santiago, parlamentare iberico, ha chiesto al Procuratore generale di intervenire, sostenendo che l'attracco delle navi violi il diritto penale del Paese. Da tempo, nel Paese, cresce il pressing degli attivisti sul governo perché sia vietato il passaggio dalla Spagna di navi legate al conflitto in Medio Oriente. Il continuo sforzo da parte dei gruppi di attivisti di interrompere la spedizione di rifornimenti militari a Israele ha preso una nuova piega da quando è stato chiesto di interrompere i permessi di scalo per le navi della Maersk Line Limited. I gruppi che si definiscono Progressive International e Palestinian Youth Movement hanno indicato almeno 25 spedizioni a bordo di navi che facevano scalo al porto di Algeciras.
Maersk Line Limited è una sussidiaria della nota Maersk che gestisce navi con bandiera statunitense, equipaggio statunitense con sussidi governativi statunitensi. Una quota importante dei suoi carichi è costituita da beni e attrezzature di proprietà governativa, compresi carichi militari. La Maersk Denver è partita da New York il 31 ottobre con il suo primo porto dichiarato sul suo AIS e il suo programma pubblicato come Tangiers Med 2. È programmata per procedere verso Oman, Emirati Arabi Uniti, Pakistan e India. La Maersk Seletar è partita da New York il 4 novembre e mostra sul suo programma Algeciras come suo primo porto. È anche programmata per proseguire verso Oman, Emirati Arabi Uniti, Pakistan e India.
Nel maggio di quest'anno, Madrid ha annunciato la sua politica di bando alle navi cariche di materiale militare destinate a Israele, con un conseguente divieto di scalo. Durante la scorsa primavera, gli attivisti hanno preso di mira altre imbarcazioni, tra cui una nave cargo di proprietà danese, la Marianne Danica, a cui è stato negato il permesso di attraccare.
Gli stessi gruppi hanno preso di mira un'altra imbarcazione, la Borkum di proprietà tedesca, ma in quel caso il governo spagnolo dichiarò che il carico fosse consentito poiché destinato al governo ceco. Gli attivisti hanno anche cercato di impedire l'attraccare a Gibilterra da parte di una petroliera OSG.
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