Maksim Kuzminov è un nome sconosciuto ai più. Giovane pilota russo ventottenne, era balzato agli occhi della cronaca internazionale quando nell'agosto scorso dirottò un elicottero militare russo MI-8 per le forze armate in Ucraina all'interno dell'"operazione Synytsia".
L'impresa di Kuzminov
Dopo aver ottenuto assicurazioni per la sua famiglia, fatta uscire dalla Russia in sicurezza, Kuzminov decise di decollare dall'aeroporto di Kursk verso la regione di Kharkiv il 9 agosto scorso. Arrivato nell'area di Belgorod, quasi radente il suolo, aveva superato il confine nel luogo indicato dall'intelligence di Kiev, con la quale aveva preparato per sei mesi l'operazione. Colpito da un fuoco che ancora oggi non si sa se fosse amico o nemico, ha visto morire i suoi due compagni di volo che non erano a conoscenza dell'operazione e che una volta scappati fuori dal velivolo erano stati raggiunti dall'artiglieria ucraina, rifiutando di consegnarsi, a differenza sua. Quello che ne è stato dopo, è difficile da ricostruire: l'"addescamento" sui social, la promessa di sicurezza per sè e per la sua famiglia, i 500mila dollari per chiunque si fosse reso protagonista di una defezione di questo calibro tra le fila dei piloti russi. Fino al trasferimento in Spagna, che forse ha prestato il fianco ai suoi carnefici.
Il corpo di Kuzminov ritrovato in Spagna
Kuzminov, sei mesi dopo la sua eroica impresa, è stato ritrovato morto. Il suo corpo è stato ritrovato in Spagna, ha riferito il rappresentante dei servizi segreti della difesa dell'Ucraina, Andrii Yusov, a RBC-Ucraina. "Possiamo confermare il fatto della morte", si è limitato a dichiarare Yusov, senza fornire informazioni sulla causa della morte del pilota. La conferma della morte di Kuzminov arriva dopo che media spagnoli avevano parlato del ritrovamento del cadavere di un ucraino di 33 anni il 13 febbraio scorso nel comune di Villajoyosa, vicino Alicante. Secondo Eureka News, il defunto sarebbe stato proprio Maxim Kuzminov.
Secondo la stampa spagnola, che parla di un "regolamento di conti", il cadavere dell'ucraino, crivellato di colpi, era stato ritrovato martedì scorso sulla rampa di un garage nella zona di La Cala. A dare l'allarme era stato un vicino. La Guardia Civil ha anche ritrovato un'auto bruciata nella vicina località di El Campello, a circa una ventina di chilometri. Un "regolamento di conti" che però fa acqua da tutte le parti: così tanta da far presumere un'operazione "bagnata", come le chiamavano gli agenti del Kgb di un tempo.
La minaccia di Mosca
Kuzminov aveva deciso di andare a vivere in Spagna invece di rimanere in Ucraina, secondo le fonti ucraine. La defezione del russo era diventata di dominio pubblico nota nel settembre dello scorso anno, quando il Gur ucraino aveva pubblicato le immagini in cui il pilota spiegava di essere stato contattato dall'intelligence militare nemica, che gli aveva offerto di passare dalla parte ucraina in cambio di denaro e protezione. Nel video, si vedeva Kuzminov atterrare con il suo elicottero, un jet da combattimento Mi-8, in una base militare nella regione di Kharkiv, nell'Ucraina orientale e al confine con la Russia. "Fate come me, qui c'è un mondo a colori": Kuzminov aveva utilizzato queste parole nella sua prima intervista, invitando i suoi commilitoni a seguire il suo esempio. Nell'ottobre 2023, il principale canale televisivo russo, Rossiya 1, aveva mandato in onda un servizio in cui uomini dell'intelligence militare russa sostenevano che avrebbero scovato Kuzminov, e che lo avrebbero punito "nella misura massima consentita dalla legge" e che non sarebbe vissuto "abbastanza per vedere il processo".
Da Mosca nessuna dichiarazione in proposito: il Cremlino non avrebbe "alcuna informazione" sulla morte di Kuzminov, secondo quanto dichiarato da Dmitry Peskov, citato dalla Tass. Vladimir Putin, ha riferito Peskov, non ha visionato alcun materiale al riguardo. "Questa non è una questione nella nostra agenda", ha rimarcato. Kuzminov era "un traditore e un criminale", secondo il capo dei servizi di intelligence internazionale, Serghey Naryshkin, dopo la notizia della morte.
"Sapete che in Russia è consuetudine trattare un morto o bene o in un nessun modo. Questo traditore e criminale è diventato un cadavere morale già nel momento in cui stava pianificando il suo sporco e terribile crimine", ha affermato Naryshkin.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.