Biden vuol dare una spallata a Putin, non teme escalation e prepara una controffensiva in Ucraina che dovrebbe partire a maggio. Secondo il ministro della Difesa Austin sarebbero già iniziate ieri le operazioni di assemblaggio di armamenti da consegnare a Kiev. «Gli ucraini riconquisteranno il territorio perduto», afferma. Ma poi la portavoce della presidenza, Karine Jean-Pierre, spiega: «La Casa Bianca ritiene che gli Usa abbiano sufficienti risorse per sostenere l’Ucraina sino alla fine di questo anno fiscale, che scade a fine settembre».
La Casa Bianca sembra voler prendere in contropiede Xi Jinping. Il presidente cinese è convinto di avere gli strumenti per mettere Putin e Zelensky attorno a un tavolo. Fantapolitica?
Forse, ma la lunga telefonata tra il ministro degli Esteri cinese Qin Gang e la controparte ucraina Dmytro Kuleba viaggia in quella direzione. Sul canale ufficiale Xhinua viene ribadita la volontà di Xi di far ripartire i colloqui. «L’auspicio è che tutte le parti mantengano la calma per aprire il percorso di un accordo politico», dice Qin forse in risposta ad Austin. Per il Wall Street Journal non è da escludere un viaggio di Xi la prossima settimana a casa di Putin, così come potrebbe essere imminente una conferenza video con Zelensky. Kuleba, attraverso Twitter, si è detto soddisfatto della telefonata con Qin, sottolineando come il rispetto dell’integrità territoriale sia «un punto di convergenza che vede noi e la Cina in sintonia». Lo scetticismo alla Casa Bianca è palpabile, convinta che a fari spenti Pechino stia collaborando alla fornitura d’armi al Cremlino. Non a caso, fra venerdì e sabato, un drone Made in China è stato abbattuto da Kiev a Est. E il sito d’informazione Politico, citando dati commerciali e doganali su spedizioni avvenute fra giugno e dicembre 2022, riferisce che «compagnie cinesi, inclusa una collegata al governo di Pechino, hanno inviato alle entità russe mille fucili d’assalto e attrezzature a scopi militari, tra cui parti di droni e giubbotti anti-proiettile».
Il Pentagono, intanto, ha diffuso il filmato dello scontro tra il caccia russo e il drone americano sul Mar Nero. Il video (42 secondi) mostra un jet Su-27 che si avvicina al retro del drone, colpendo l’elica e provocandone la caduta in mare. Mosca ha sempre negato che fosse avvenuta una collisione, la Casa Bianca precisa che «sono venute alla luce le menzogne di Mosca».
Per quanto riguarda le operazioni nel 386esimo giorno di combattimenti, Kiev ha registrato una serie di attività della marina russa nel Mar Nero, contando 20 navi di cui 4 portamissili. Mosca si starebbe preparando a un attacco su Kherson e Odessa, mirando a infrastrutture e impianti idrici per provocare disastri ambientali. Un’operazione per creare una testa di ponte verso ovest? Il Cremlino, attraverso il portavoce Peskov, ha smentito l’esistenza di un piano russo per il controllo della Moldavia. La Polonia intanto trasferirà all'Ucraina 4 caccia Mig-29 nei prossimi giorni. Lo ha affermato il premier Mateusz Morawiecki. Gli Usa, attraverso Kirby, dicono ancora di no agli F16 per Kiev.
Resta poco decifrabile la situazione a Bakhmut. Per gli analisti dell’Istituto per lo studio della guerra (ISW) l’attacco del gruppo Wagner sembra avvicinarsi agli sgoccioli per mancanza di uomini (30mila i combattenti russi annientati). e perdite causate da sistemi di mine anticarro a distanza. L'MI6 inglese sostiene invece che la Wagner resisterà, soprattutto ora «che si è innescata una faida pubblica tra Prigozhin e il Ministero della Difesa». Rimanendo in tema di 007, il capo intelligence ucraino Skibitskyi ha spiegato che Mosca si sta preparando a una massiccia difesa della Crimea.
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