In una nuvola di lacca, spinto dall'energia del rock'n'roll e dall'ottimismo di una storia colorata dei favolosi anni Sessanta, giunge a Milano ledizione italiana di «Hairspray», il musical che vede il ritorno alla regia teatrale dello specialista Massimo Romeo Piparo. A lui, che negli ultimi anni si è dedicato con più assiduità alla tv (autore di programmi come «Ballando sotto le stelle», «Notti sul ghiaccio», «Festivalbar»), è legata una felice stagione del musical in Italia e in particolar modo a Milano: l'approdo al Teatro Smeraldo del «suo» «Hairspray» - in cartellone da questa sera al 21 dicembre - è sicuramente atteso, anche e soprattutto per il grosso successo appena riscosso a Roma, al teatro Sistina. «Hairspray» è stato definito «il musical del decennio», ha sbancato nelle due capitali mondiali di questo genere teatrale, Broadway (New York) e Londra, e - complice una versione cinematografica con John Travolta e Zac Efron, uscito nelle sale poco più di un anno fa - ha conquistato anche in Italia un vasto pubblico di ogni età. Insieme con il musical sulle note degli Abba «Mamma Mia!», dunque, «Hairspray» è il caso dell'anno. Oggi, come ha spiegato Piparo alla vigilia dell'arrivo sulla piazza milanese, forse ancor di più: «La storia di Hairspray - dice il regista - racconta di sogni realizzati e rivincite di una ragazzina grassa (interpretata dall'esordiente Giovanna D'Angi, ndr), che vuole ballare e ce la fa, diventa una piccola star della tv e combatte successivamente per inserire nei suoi numeri danzatori di colore, nell'America delle lotte civili. Già nei primi mesi di lavorazione tenevamo d'occhio la marcia del senatore Barack Obama. Oggi, dopo il clamoroso risultato delle elezioni americane, abbiamo pensato di inserire nello show un breve momento a lui dedicato. Apparirà un'immagine del nuovo presidente Usa dopo una battuta molto significativa sulle speranze nel futuro, che non bisogna mai smettere di coltivare». Il musical, interamente tradotto in italiano, ha comunque ricevuto il nulla osta dagli autori e conta sulle coreografie originali di Bill Goodson, ballerino nero che proprio negli anni Sessanta riuscì a imporsi nella rigida tv americana dell'epoca. Nel ruolo di Edna, la corpulenta e timida mamma della protagonista (nella versione cinematografica affidato a John Travolta), un sorprendente Stefano Masciarelli: «Ogni sera mi ci vogliono due ore di trucco - ha rivelato il comico romano -. Entro in un'armatura di sei chili e mezzo, tutta protesi: sedere, cosce e un bel seno di ottava misura in silicone. Una fatica che mi ha già fatto perdere quindici chili. Il confronto con John Travolta? A dire il vero non ho fatto riferimento a lui, ho cercato di pensare a me stesso, alle mie doti.
É un ruolo per cui mi sono preparato con scrupolo: per mesi ho osservato la gestualità delle donne, come rispondono al telefono, come afferrano gli oggetti. Oggi posso dire di sentirmi molto donna: non è facile farlo per tutta la vita, non so come ci riescano loro».Hairspray
Teatro Smeraldo
da stasera al 21 dicembre, ore 20.45
Info 02-29006767
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.