Hanno spento la torcia sperando di diventare vittime della polizia

Non ho ancora letto Il Giornale (in genere lo faccio di sera) ma alcuni amici mi hanno riassunto alcuni scritti sulla «bella figura» che la città intera ha fatto al passaggio della fiaccola per le Olimpiadi 2006; credo che non ci sia da sorprendersi se quattro gatti hanno bloccato il passaggio, ben sapendo di avere alle spalle sia chi approva ma soprattutto chi non disapprova per non mettersi «contro» chi ha fatto, fa e farà il software da cui arriva, come ultimo stadio, l’hardware dei pochi che hanno bloccato via XX Settembre.
Ma questi ultimi sono la manovalanza, che forse aspettava con ansia un’improbabile azione delle forze dell’ordine in modo da passare da vittime; però sapevano di poter agire senza che alcun esponente dell’intellighenzia, dei media con i tamburi rullanti sulle solite frequenze, prendesse posizione.
Lo stesso vale per la cittadinanza silenziosa che dopo decenni di mitraditizzazione, assuefazione ad «iniezioni di cortisone ideologico» aspetta l’eventuale sniffata imposta dai «soliti» senza aver la forza di reagire ma restando assopita nel torpore. E se la fiaccola olimpica viene fermata nel centro cittadino pazienza, è un dettaglio, sarà colpa del solito, onnicolpevole governo. Non di quei poveri bravi ragazzi che protestano.


Per il singolo drogato che segue un percorso di uscita c’è san Patrignano mentre per tanti strati sociali assuefatti a subire e a non «mettersi contro» per paura di eventuali ritorsioni non c’è molto da fare e se poi aggiungiamo la classe politica che «pro tempore» dovrebbe rappresentare i moderati siamo a posto!
Concludo dicendo che il blocco alla fiaccola olimpica non è un fatto eccezionale ma un fatto normale già prevedibile; poi coloro che hanno fatto il blocco avevano già messo in conto che la non disapprovazione della maggioranza li avrebbe resi già vincitori in partenza.
Saluti

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