Una presentazione interna del giugno 2022 e resa nota solo ora durante una serie di udienze della FTC (Federal Trade Commission) contro Microsoft, rivela che il gigante di Redmond intende varare un servizio di Desktop as a Service permettendo agli utenti di utilizzare i sistemi operativi sul Cloud. Anche se oggi può sembrare una proposta strana, in realtà segna il futuro e libera tutti dalla necessità di avere computer sempre più performanti.
Una soluzione che incentiva privacy, sicurezza e politiche commerciali del colosso americano. Qualche riflessione è d’obbligo, a cominciare da Office 365.
Microsoft e il Cloud
C’era una volta Office, quello su Cd Rom che fino agli inizi degli anni 2000 si poteva acquistare a un prezzo tale da fare preferire le copie pirata, ampiamente disponibili sul web e tutt’altro che sicure.
Poi, con Office 365, Microsoft ha messo a disposizione la propria suite (i cui prodotti più noti sono Winword ed Excel) sul Cloud, senza dovere istallare nulla sul computer. Esiste in edizione gratuita e a pagamento alla portata di tutti, con 10 euro al mese (o 99 euro con pagamento annuale anticipato) chi sottoscrive l’abbonamento può usare Office 365 e avere a disposizione 1 TB di spazio Cloud, tutto ciò fino a 5 licenze d’uso. Un prodotto utile sia alle famiglie sia alle piccole aziende. Altre formule commerciali, sulle quali non ci soffermiamo, coprono le esigenze di qualsiasi impresa, anche le multinazionali.
La volontà di spostare sul Cloud i sistemi operativi, come riporta The Verge, ha implicazioni molto più importanti e serie.
Windows sul Cloud
Lo scenario che si presenta è semplice e lineare. Il dipendente di un’azienda può accedere al sistema operativo sul Cloud da qualsiasi dispositivo tramite un’applicazione specifica oppure attraverso un qualsiasi browser. Tutto il software e tutta la potenza di calcolo necessari sono sostenuti dai server remoti sui quali il sistema operativo è fisicamente istallato, spesso virtualizzato, e disponibile con tanto di traffico di rete e spazio per l’archiviazione dei file.
Per le aziende ciò significa che non è più necessario svecchiare ciclicamente il parco hardware, i dispositivi usati per accedere al sistema operativo sul Cloud possono anche essere mediamente potenti e non più attualissimi.
Chi ne fa uso paga un abbonamento mensile o annuale e questo riduce il problema della pirateria, perché non tutte le copie in circolazione dei sistemi operativi Microsoft sono originali. Inoltre, potere gestire un’architettura hardware tanto potente da permettere la creazione di un numero enorme di sistemi operativi pronti all’uso, permette a Microsoft di fare scelte tecnologiche improntate su politiche interne e condizionare così il mercato dei chip, ma questo è un discorso strategico che ha implicazioni anche di ordine politico e che riguarda la lotta per la supremazia tecnologica che si sta svolgendo nel triangolo formato da Europa, Stati Uniti e Cina.
Per gli utenti finali i vantaggi vanno oltre le questioni commerciali e geo-politiche.
I vantaggi per la sicurezza e la privacy
I sistemi operativi Microsoft consentono di creare reti aziendali pensate per limitare i danni nel caso in cui un dipendente fosse vittima di un virus o, più in generale, di attacchi hacker mirati. Si tratta di una serie di policy che aumentano il grado di sicurezza ma che, gli amministratori di rete, tendono a non implementare perché agli utenti risultano scomode. Per esempio, una di queste misure, prevede l’uso di password complesse e la necessità di cambiarle ogni 90 giorni, limitando la possibilità di creare parole d’accesso simili alle precedenti.
Spostando i sistemi operativi sul Cloud, Microsoft si dovrà fare garante della buona applicazione di tutte le politiche pensate per aumentare la sicurezza, con beneficio per le aziende e anche per gli utenti definiti “consumer”, ossia i consumatori privati.
I sistemi di difesa, quelli che comunemente vengono chiamati antivirus ma che in realtà monitorano il rischio di minacce di ogni tipo, possono essere eseguiti in tempo reale su tutti sistemi operativi che fanno capo alla medesima azienda, aumentando così il grado di sicurezza e di privacy.
La virtualizzazione dei sistemi operativi, non da ultimo, prevede l’immediata cancellazione di un sistema operativo laddove necessario e senza perdite di dati.
Per le aziende diventa quindi più semplice pianificare le spese di gestione relative al comparto IT e, perché no, un sistema operativo sul Cloud può anche essere considerato mono-uso, per fare test o per comodità.Il futuro è in mano al software e il Cloud è il sentiero su cui ci incammineremo.
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