Hollywood in Basilicata per il sì della Coppola Domani la festa: testine di capra nel menù

Si sposa Sofia, la figlia del "Padrino". La famiglia di registi ha voluto le nozze nel paese degli avi. E al pranzo chic hanno preferito piatti "estremi" del Sud. Agli ospiti Usa proibito mettere il ketchup sulla pasta fatta in casa. Ed è giallo sull'arrivo delle star

Hollywood in Basilicata per il sì della Coppola  
Domani la festa: testine di capra nel menù

Ma cos’è questa strana inquietudine che serpeggia tra i bernaldesi? Era dai tempi dello storico spareggio calcistico del 1958 - Bernalda contro Vultur Rionero - per la promozione in serie D che nel paese di Peppino Campagna (coriaceo difensore che militò anche nel glorioso Potenza Sport Club) non ferveva tanto entusiasmo.
Il merito, questa volta, non è del football ma del wedding planner: sì, insomma, del matrimonio che da queste parti si chiama spusalìzio. Ma quello che si celebrerà domani non è nu’ spusalìzio qualsiasi ma lu’ spusalìzio degli spusalìzi. Come dire, il matrimonio più importante che Bernalda abbia mai ospitato; alla faccia dei paesi vicini, tiè!

Tra 24 ore qui diranno «sì» Sofia Coppola, figlia del celebre registra Francis Ford Coppola, e Thomas Mars, cantante dei Phoenix, band non particolarmente nota in Basilicata. Una storia d’amore che fa da sfondo all’amore reciproco che da anni lega il papà di Sofia a questo «ridente» (oggi più che mai) paese del Materano. A Bernalda il patriarca Francis ha messo radici dopo averle interrate nel campo della nostalgia, mèmore di un suo lontano avo che in quest’angolo di Basilicata trovò il paradiso (nel senso visse felice e poi morì). Ma tra i due Coppola le differenze ci sono, eccome: nonno Agostino era un vecchio con le pezze al sedere che nel 1904 fu costretto a emigrare negli Usa; il nipote Francis Ford è un riccone che vive in un benessere fortunatamente mai ostentato. Il matrimonio della figlia a Bernalda ne è la riprova: sì, domani in paese si vedranno macchinoni e strani personaggi che parlano americano (da Hollywood arriveranno in tanti, ma non le superstar di cui si è favoleggiato). Va tuttavia notato come le rispettive famiglie degli sposi siano piene di personaggi Vip che i bernaldesi si apprestano ad accogliere con educato calore, ma senza fanatismi di sorta.

Del resto, alla vigilia delle nozze, è stato lo stesso regista americano a chiedere ai «concittadini lucani» un atteggiamento «rispettoso della privacy dei futuri sposi»: raccomandazione che - per ragioni di stile - Francis avrebbe potuto risparmiarsi. Ma si sa che, in queste occasioni, i padri delle spose sono sempre un po’ confusi. Sul menù del banchetto, invece, il regista ha mostrato di avere le idee particolarmente chiare. Specialità lucane a tutta tavola, con scelte anche un po’ estreme come ad esempio quella della capuzzella (testa di capretto al forno da spolpare con furia cannibalesca). C’è da scommettere però che gli ospiti hollywoodiani non saranno per nulla in imbarazzo e gradiranno alla grande, chiedendo pure il bis di lampasciòn, strascinàt, suppressàt e gnumirièdd. Roba da Oscar della tradizione gastronomica lucana.

«Tutte cose che prima non mi piacevano; quando mio nonno Agostino me ne parlava, da bambino, mi facevano senso, poi le ho provate e mi sono ricreduto» spiegherà Francis ai suoi ospiti a stelle e striscie, cui è stato severamente proibito di mette il ketchup sulle ricchitèll col cacioricotta piccante. Domani a Palazzo Margherita, la residenza acquistata da Francis Ford Coppola che farà da location al banchetto matrimoniale, la festa durerà fino a tarda notte. Ma non finirà lì: domenica si replicherà lunedì si rireplicherà. Se infatti il party di domani sarà dedicato ai Vip americani, quello di dopodomani sarà riservato ai parenti degli sposi mentre il terzo sarà ad appannaggio degli amici locali. In paese la caccia all’invito è spietata, ma pare che - oltre al sindaco e a pochi altri - gli ammessi bernaldesi siano pochissimi.

Nel giorni scorsi anche qualche pezzo grosso della politica di Palazzo (con sedi a Potenza e Matera) aveva tentato di entrare nell’esclusiva lista barattando un premio-tarocco per «l’attività artistica della famiglia Coppola».

Ma Francis ha rifiutato sdegnosamente. Facendo, per un attimo, l’espressione truce del Padrino.

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