Host, "hub" mondiale dell'ospitalità professionale

Sempre più internazionale il maxi Salone che si tiene a Fiera Milano dal 18 al 22 ottobre: 1.700 espositori (+6,5%), 350 new entry e 48 i Paesi con 559 aziende estere (+16,5%), previsti 120.000 visitatori e 1.500 buyers. Oltre 400 eventi

Host, "hub" mondiale dell'ospitalità professionale

Una fiera leader mondiale che mette in vetrina comparti dell'industria italiana leader nel mondo (un esempio: le macchine per il caffè e per i gelati, le attrezzature per la ristorazione): è questo Host 2103, il Salone internazionale dell'ospitalità professionale. Un salone che apre i battenti nel padiglioni di Fiera Milano da venerdì 18 a martedì 22 ottobre, con numeri record - anticrisi, per dirla a tutto tondo in momento ancora difficile per l'economia italiana - e mette in evidenza la capacità di competere ai massimi livelli e conquistare nuovi mercati che il made in Italy è ancora in grado di esprimere. Ed evidenzia la capacità di internazionalizzazione di Fiera Milano, hub privilegiato e riconosciuto del business.

Vediamo le cifre: gli espositori presenti su un un'area netta di oltre 100mila metri quadrati, sono 1.700, il 6,5% in più rispetto all'ultima edizione con ben 350 new entry, 48 i Paesi rappresentati con 559 aziende estere (+16,5%). Tra gli espositori esteri gli incrementi più significativi riguardano il Regno Unito (+33%), i Paesi Bassi (+28%), la Spagna (+19%), gli Stati Uniti Uniti (+17%), la Germania (+13%), la Francia (+10%). E in Fiera debuttano 10 nuovi Paesi: Bahrain, Israele, Kenya, Romania, Singapore, Slovacchia, Ungheria, Taiwan, Venezuela, Vietnam. Attesi nei cinque giorni a tutto business, 120.000 visitatori professionali da tutto il mondo e 1.500 buyers selezionati che possono utilizzare l'Emp - Expo matching program, l'agenda digitale di Fiera Milano creata per dar vita e organizzare al meglio un network internazionale mirato sulle opportunità di incontri d'affari.

"Gli altri corrono mentre noi parliamo, per questo che bisogna guardare con attenzione al di fuori dei nostri confiniIn un’economia dove ormai il mercato domestico è il mondo – dice Michele Perini, presidente di Fiera Milano Spa –, il futuro del sistema fiere sta nell’internazionalizzazione. La nostra strategia è di portarle nel mondo, da un lato per incontrare gli operatori dove il business cresce di più, dall’altro per motivarli a venirle a conoscere on site in Italia, rafforzando il ruolo di Milano come hub fieristico. In questa ottica Host, che rappresenta molti comparti dove l’industria italiana è prima nel mondo, è una manifestazione di punta. Una piattaforma che ha saputo conquistare la leadership nel settore e intende rafforzare questo ruolo, forte anche della capacità delle nostre imprese di rispondere alla crisi e in grado di attrarre a Milano quelle straniere".

Impegno non facile, spiega ancora Perini, perché la sfida non è contro le fiere estere, ma contro il il sistema - città che ospitano le fiere concorrenti e sono ben organizzate sul piano dell'accoglienza e dell'attrattività, terreno su cui Milano deve lavorare molto anche in vista di Expo 21015. "Mi piacerebbe, ad esempio, - aggiunge Perini - che i visitatori che arrivano a Milano trovassero nelle camere d'albergo una lettera di benvenuto firmata dal sindaco, magari con scritto: caro ospite ecco che cosa ti offre la città questa settimana…". "E' il sistema che vince - prosegue Perini - perché non basta solo fare una buona fiera, ma occorre creare occasioni di accoglienza davvero competitive, anche nel segno dell'internazionalità che è riconosciuta a Milano".

E sul tema dell'internazionalità, delle sfide in corso e di quelle da affontare, durante la presentazione di Host, è intervenuto anche Sandro Bonomi, presidente di Anima, la federazione delle associazioni nazionali dell'industria meccanica varia e affine di Confindustria, altra comparto d'eccellenza del made in Italy e del nostro export: ''I dati di questa edizione di Host sono quasi entusiasmanti, stiamo rispondendo come un popolo di imprese che tirano avanti facendo molta fatica. La legge di stabilità è un buon inizio, l'investimento economico previsto, 5 miliardi di euro su tre anni, diretto o in forma di minori tasse e costi, è però ancora lontano dalle necessità urgenti dell'industria, auspico comunque che questo governo vada avanti fino al 2015 perché è da apprezzare lo sforzo di cambiare indirizzo''. Bonomi ricorda che dal 2008 al 2012 l'Italia è il Paese che ha esportato di più proprio in quei comparti trainanti presenti a Host. Sul tema dell'export ha parole di apprezzamento per il ruolo di Fiera Milano, auspicando una "sempre maggiore sinergia tra settore fieristico e associazioni". Parole riprese da Michele Perini con prove di dialogo in diretta con Bonomi sul fronte dell'internazionalizzazione legato al network estero di Fiera Milano che ha in portafoglio 80 manifestazioni e per il quale il presidente di Anima ha mostrato interesse aprendo a un confronto concreto sulla possibilità di allargare le sinergie.

E se Marco Serioli, direttore exhibitions di Fiera Milano, sottolinea il trend di aumento delle presenze di aziende straniere espositrici nell'ultimo triennio e la tenuta di quelle italiane che continuano a investire in Fiera, Simona Greco, exhibion manager Bu Hospitality, mette l'accento sul grande lavoro svolto all'estero proprio sul fronte di aziende e buyers oltre a quello sul fronte della manifestazione, con oltre 400 eventi fra workshop, seminari, degustazioni, show cooking, mostre e competizioni.

Serioli pone anche l'accento sulla Ristorazione professionale: "E' il cuore di Host per il peso del settore, ma anche per la sua grande capacità d'innovazione tecnologica e concettuale, che in Host trova l'espressione più efficace: siamo stati i primi in Italia a puntare sulla formula della manifestazione unica, che riunisce più saloni specializzati. E ora che gli altri ci seguono su questa strada, noi siamo già oltre: il concept, che riunisce in macroaree le filiere contigue, moltiplica le opportunità di business, valorizzando l’ibridazione tra comparti che caratterizza sempre più il fuoricasa".

Host 2013, per integrare efficacemente filiere e incontri mirati, ha ottimizzato il concept espositivo in tre macro-aree: Ristorazione Professionale con Pane-Pasta-Pizza; Bar e Macchine per Caffè con Caffè-Thè e Gelato-Pasticceria; Arredo e Tavola. Nuova la presenza del thè, mentre la terza macro-area, dedicata ai layout e al tableware, è completamente rinnovata. Di grande rilievo anche il programma dei 400 eventi: segno distintivo sul fronte dell’innovazione nel settore Ho.Re.Ca. e Retail, sia per la tecnologica, quanto nei format e nel lifestyle. Di particolare interesse HosThinking e Smart Label, i due prestigiosi Award che Host 2013 ha istituito in collaborazione con POLI.design, consorzio del Politecnico di Milano e con il patrocinio di Adi - Associazione per il Disegno Industriale, con i quali sono state costituite le giurie di esperti. Il comitato scientifico di Smart Label ha premiato 35 prodotti innovativi – tra quasi 200 candidature pervenute dai più svariati settori merceologici – in termini di funzionalità, tecnologie, sostenibilità ambientale, risvolti etici e sociali, realizzati da aziende presenti a Host 2013. Il comitato di HOSThinking.

A Design Award ha invece selezionato 18 format particolarmente originali e che valorizzano la customer experience, scelti tra 71 progetti candidati da 180 designer da tutto il mondo. Tra questi verranno individuati e premiati durante la manifestazione i format primi tre classificati.
Informazioni su Host: www.host.fieramilano.it, @Host2013 #Host2013.

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