Elena Giliberti
Proseguono i controlli a tappeto del Settore manutenzione strade di Palazzo Marino. E i risultati si vedono. Ieri è stato riaperto al traffico il ponte di viale Palmanova, dopo lesito positivo del collaudo statico dello scorso 31 agosto. E entro la fine del mese si provvederà anche alla riapertura del tratto di via Padova corrispondente al sottoponte in collegamento con via Rizzoli, con tre mesi di anticipo rispetto ai tempi contrattuali.
Terminati nei tempi stabiliti anche i lavori di ripavimentazione di piazza Accursio, durati 20 giorni come da copione. Nella piazza sono stati tolti i masselli, sostituiti dallasfalto, più confortevole e funzionale per tutti. «Il ponte di viale Palmanova - ha spiegato il vice sindaco e assessore ai Lavori pubblici Riccardo De Corato - presentava serie carenze strutturali, e anche a costo di arrecare qualche piccolo disagio ai cittadini abbiamo deciso di intervenire immediatamente realizzando unopera nel pieno rispetto del codice della strada e in previsione del futuro utilizzo viabilistico».
Quindi la macchina funziona. Il servizio costituito dal Comune nel febbraio 2002 allinterno dellUfficio monitoraggio e controlli del settore di «manutenzione strade» era stato ideato per contrastare il fenomeno dei «cantieri fantasma» e garantire il rispetto delle regole comunali nellattività cantieristica. Solo nel periodo tra gennaio e giugno di questanno sono stati multati 37 cantieri a assegnate penali per un totale di circa 62mila euro, di cui il 70 per cento per lavori eseguiti oltre il termine stabilito. «Questi dati - commenta il vice sindaco - dimostrano come il Comune sia attento a verificare il rispetto delle norme nei cantieri, e come, attraverso la richiesta di report illustrativi settimanali alle imprese, garantisca una costante interazione tra amministrazione centrale e periferica di settore».
In pratica la rete di controllo si avvale di cinque squadre di tecnici dislocate sul territorio cittadino che segnalano agli uffici competenti eventuali anomalie nei vari cantieri di Milano, perseguibili con penali salate. Settanta euro al giorno per i primi 3 giorni di ritardo nella consegna del lavoro, che diventano 140 per tutti giorni seguenti, fino a un massimo di 1200 euro.
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