I cimeli della Concordia vanno all'asta sul web

Sono bastati pochi giorni per scatenare il macabro commercio di oggetti ricordo della nave da crociera affondata davanti al Giglio

I cimeli della Concordia vanno all'asta sul web

Ed eccoli. Gli sciacalli sono arrivati. Pareva strano che nessuno avesse ancora trovato il modo di lucrare sul disastro della Costa Concordia. Evidentemente non c'era da aspettare molto prima che qualcuno realizzasse la possibilità di fare qualche soldo scomodo con il naufragio della nave da crociera.

Basta fare una rapida ricerca su eBay, il sito che mette all'asta oggetti di ogni tipo, per realizzare che in tanti hanno avuto la stessa pensata. E allora, dato che Schettino è ormai un personaggio di fama internazionale, sbeffeggiato dai comici, dagli Stati Uniti alla Russia, che la tragedia della nave ha aperto le testate di mezzo mondo, ecco comparire online un lungo elenco di oggetti legati alla Concordia, disponibili per il miglio offerente. La scelta è piuttosto vasta.

C'è la tazza ricordo della Costa Concordia, proprio accanto al cappello da marinaio, identico a quello di Schettino, da utilizzare - come da descrizione - come costume da carnevale. Poco importa che sia una qualsiasi riproduzione di un cappello da ufficiale di marina. A disturbare è più che altro la morbosità dell'idea.

Il dubbio viene. Forse qualcuno di questi oggetti è in vendita da prima della tragedia. Magari qualcuno ha deciso di disfarsi di oggetti acquistati durante una crociera, di cui poi non sapeva più che farsi. Ma che dire delle "venticinque fotografie fatte a bordo", che verranno inviate all'indirizzo e-mail del compratore subito dopo il pagamento? Quelle difficilmente troverebbero un acquirente, se un "inchino" troppo profondo non avesse portato alle conseguenze che tutti sanno.

E in vendita non ci sono soltanto questi pochi "cimeli". Ci sono i "Porta key e cartina", i modellini gonfiabili, ideali da mettere in vasca a bagno - magari pure per giocare al naufragio? -. Un po' meno difficili da digerire le prime pagine dei giornali, o il libro che racconta "complessità progettuale e costruttiva" della nave da crociera, se non altro un modo per ricordare un pezzo particolarmente buio della storia della navigazione italiana.

E c'è anche chi - tipico del web - prende in giro l'accaduto, tentando di sdrammatizzare. E mette in vendita per 1000 euro la stessa Concordia, ammettendo l'esistenza di "lievi danni vicino allo scafo" dell'imbarcazione "comunque  in buone condizioni".

Come col Titanic, come con gli altri naufragi storici, ogni biglietto, ogni tassello segnaposto della nave da crociera diventa un cimelio unico e da contendersi a suon di offerte e controproposte. Per non dimenticare? Forse. Certo si poteva lavorare un po' di più sul tempismo.
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