I costruttori lanciano l’allarme: «Di questo passo l’edilizia crolla»

«Non sarà un fine anno sereno né per gli imprenditori, né per le maestranze, la situazione occupazionale e le prospettive di sviluppo del comparto edile in Liguria sono negative, vicino al punto di non ritorno e tutti gli indicatori sono drammaticamente negativi». Queste in sintesi le riflessioni che, giorni fa, ha voluto fare il presidente regionale dell’Ance Roberto Principe, in occasione del consiglio direttivo di tutte le varie associazioni edili della nostra Liguria.
Presidente Principe qualche dato che giustifichi questa situazione?
«Nell’ultimo anno sono stati persi 1.415 posti di lavoro, sono state chiuse 441 imprese. In Liguria il flusso di nuovi finanziamenti per investimenti nel settore abitativo è diminuito del 19,8% rispetto al primo semestre dello scorso anno. Nel non residenziale la nostra regione abbatte la media nazionale, registrando la più pesante contrazione con una riduzione del 17,2%».
Le imprese stanno soffrendo molto.
«Ma le imprese soffrono anche del calo dei mutui erogati alle famiglie per l’acquisto di immobili: nei primi sei mesi di quest’anno a livello nazionale la diminuzione delle erogazioni è stata del 17,3%».
È vero che le banche cambiano le condizioni contrattuali di finanziamento?
«Anche questo è un fenomeno che continua a manifestarsi in maniera preoccupante: ben il 33% del campione, un terzo delle imprese, ha dichiarato di aver subito la richiesta di cambiamento delle condizioni sottoscritte».
Le compravendite immobiliari si sono molto attenuate?
«Le elaborazioni Ance su dati Agenzia del Territorio parlano di riduzioni del 12,2%».
Sul fronte delle buone notizie non v’è proprio nulla, davvero?
«Forse qualcosa traspare: ad esempio lo stanziamento di 500 milioni di euro per il Terzo Valico è importante, sperando che arrivino in tempi certi gli altri 4,7 miliardi per il completamento dell’opera».
Di questi tempi si parla del «Piano Casa». Che ne pensate?
«Saranno a breve ripartiti, tra Regioni, i fondi appunto per il piano casa e per l’edilizia scolastica: è necessario, a nostro avviso, che Governo e Giunta regionale sappiano dialogare nell’interesse del nostro territorio e delle nostre imprese». Insomma: un quadro completo e certamente non molto positivo quello offerto dal presidente Principe e da tutti i suoi colleghi, che si erano riuniti, appunto, per l’incontro annuale. Presenti tutti i quattro presidenti provinciali dell’Ance.

Un bilancio certamente preoccupante, ma anche aperto a qualche speranza: il mondo dei costruttori e dell’edilizia in Liguria è fra quelli più significativi. La voce di questo comparto è dunque molto importante cosiccome deciso è il messaggio lanciato: «le risorse disponibili vengano impegnate e spese senza ritardi. Il tempo perso è già stato molto».

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