Come ogni anno sono molte le pellicole uscite al cinema in prossimità del Natale. Del resto è tradizione interrompere le abbuffate in famiglia regalandosi un appuntamento davanti al grande schermo. Per scegliere cosa andare a vedere in compagnia di amici e persone care, ecco qualche breve indicazione.
I cosiddetti cine-panettoni sono usciti il 14 dicembre ma, dispiace per gli estimatori del genere, anche quest'anno il divertimento latita: su tre titoli, per motivi diversi, neppure uno può dirsi riuscito.
Natale da chef di Neri Parenti, con protagonista Massimo Boldi, è forse l'unico che si avvicina all'idea di comicità che questo tipo di pellicole ha regalato negli anni. Racconta di una squadra di individui negati per la cucina, che si trova a gareggiare per il catering del G7. Una parvenza di trama tiene insieme un nutrito numero di gag, spesso ripetitive e scontate, ma proposte al ritmo giusto. Voto: 6
Super Vacanze di Natale. Prodotto da Aurelio De Laurentiis, si tratta di un lungo medley di 35 anni di cine-panettoni il cui montaggio è curato da Paolo Ruffini. Mancando completamente una sinossi, ci si trova in balia di un collage senza capo né coda per un tempo troppo esteso. Allo spettatore capiterà di ridere nuovamente di fronte a certi siparietti o di avere una stretta al cuore vedendo sul grande schermo scene del primo, mitico, "Vacanze di Natale". Il problema è che, oltre al rischio noia, c'è un effetto tristezza generato dalla prolungata esposizione a una carrellata di volti di attori che non sono più tra noi: Alberto Sordi, Riccardo Garrone, il cumenda Guido Nicheli, Monica Scattini e Karina Huff per citarne alcuni. Voto: 5,5
Poveri ma ricchissimi di Fausto Brizzi (nominato solo nei titoli di coda perché recentemente coinvolto in uno scandalo riguardante presunte molestie sessuali). Film fiacco e prevedibile. Il trailer è ingannevole: la visione del seguito di "Poveri ma ricchi" manca completamente di ritmo e non regala il divertimento promesso. Peccato perché l'idea era buona: i Tucci scoprono di essere ancora milionari e, per non pagare le tasse, trasformano il loro paesino, Torresecca, in un Principato a conduzione familiare. Voto: 5
La ruota delle meraviglie di Woody Allen è ambientato a Coney Island nel 1950. Ginny (una superba Kate Winslet), cameriera insoddisfatta con tanto di marito alcolista (James Belushi) e figlio piromane, trova conforto tra le braccia di un bagnino aspirante drammaturgo (Justin Timberlake). Il suo sogno romantico, però, vacilla con l'arrivo della bella Caroline (Juno Temple), figlia che il marito ha avuto da un precedente matrimonio. Un dramedy visivamente piacevole che, per intrecci sentimentali e atmosfera, rende omaggio a grandi classici del teatro ma, a causa della presenza eccessiva di cliché, non graffia né incanta. Voto: 6,5
Dickens: L’uomo che inventò il Natale di Bharat Nalluri. Un biopic che romanza la nascita del celebre "Canto di Natale". Dickens (Dan Stevens) ha trentun anni quando si trova in crisi creativa ed economica. Fortuna vuole che si imbatta nell'ascolto di una storia natalizia di spettri, raccontata dalla cameriera ai suoi figli. Il resto è storia. La presenza di Jonathan Pryce nei panni dell'anziano e indebitato padre dello scrittore non basta a ravvivare una pellicola stantia, in cui la commistione tra elemento fantastico e biografico appare spenta e posticcia. Voto: 5
Il toro Ferdinando di Carlos Saldanha, film d'animazione su di un toro dall'animo sensibile, che ama i fiori e rifiuta la violenza. Nonostante una splendida parentesi vissuta in una fattoria in compagnia di una bambina, il suo destino sembra segnato: combattere nell'arena. Una pellicola pacifista, commovente e necessaria: parla di amicizia e solidarietà, mostra cosa significhi lottare per essere se stessi e fa riflettere sul vero senso di parole come coraggio e famiglia. Voto 7,5
Wonder di Stephen Chbosky, con Julia Roberts e Owen Wilson, è tratto dall’omonimo libro per ragazzi di R. J. Palacio e racconta la storia del piccolo August Pullman, detto Auggie, undicenne nato con una sindrome che gli ha reso il viso deforme. Dopo un'infanzia trascorsa tra degenze ospedaliere e studio casalingo, l'iscrizione alla scuola pubblica segna per lui l'ingresso nel mondo e l'inizio di un percorso difficile e doloroso. Un'opera di magistrale delicatezza, in grado di regalare lacrime, risate e insegnamenti di vita. Voto: 7
50 primavere di Blandine Lenoir parla in maniera tenera e divertente di come sia possibile ricollocarsi a cinquant'anni, sia sentimentalmente sia professionalmente. Aurore (Agnès Jaoui) ha appena compiuto il mezzo secolo, sta per diventare nonna, si è licenziata ed è preda di vampate di calore dovute alla menopausa. Si ribellerà alla propria rottamazione in tutti gli ambiti della vita. Rivolto alle coetanee della protagonista ma anche a chi non smette di cercare l'amore vero. Voto: 7
The Greatest Showman di Michal Gracey, con Hugh Jackman, esce il giorno di Natale. E' un musical che piacerà anche a chi solitamente non ama il genere. Ricostruisce l'ascesa di P.T. Barnum (Hugh Jackman), il fondatore dell'omonimo circo che trasformò i freaks in attrazioni.
Un percorso dalla povertà al successo musicato dagli stessi autori di "La La Land". In questo spettacolo incontenibile ed emozionante, oltre al mattatore Jackman, figurano Michelle Williams, Rebecca Ferguson e Zac Efron. Voto: 8- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.