Mario Sechi
da Roma
Onorevole Cicchitto, sul voto estero emergono racconti da brivido. Ha letto la relazione del dottor Fancelli alla giunta delle elezioni del Senato?
«Sul voto estero, dobbiamo fare preliminarmente due autocritiche. La prima è sul tipo di legge, che come testimonia il dottor Claudio Fancelli, che si espone a brogli perchè è basato sul voto postale e con la posta ne sono successe di tutti i colori. Il secondo errore è politico, cioè lidea di far tre liste, nellillusione che ognuna di esse aggregasse chissà quali entità estranee alla Cdl e invece la loro somma ci avrebbe consentito di vincere, ma essendoci divisi abbiamo consegnato la vittoria allavversario. Detto questo, da quello che dice il magistrato che ha presieduto il voto per gli italiani allestero - una persona al di sopra delle parti - emergono due fattori: possono essersi formati brogli allestero e una situazione di irregolarità durante lo spoglio a Castelnuovo di Porto».
Una prova ulteriore che il riconteggio al Senato, così come concepito, è insufficiente?
«Questo vuol dire che è molto molto parziale quello che abbiamo ottenuto al Senato. Anzi, assistiamo al tentativo della maggioranza di limitare al massimo i danni, facendo lesame sulle nulle e bianche e a campione sulle valide. Il voto degli italiani allestero dopo quello che abbiamo letto, è assolutamente da rivedere in toto».
La legge sul voto allestero dovrà essere riscritta?
«Deve essere eliminato il voto per corrispondenza che si espone a tutte le irregolarità possibili e immaginabili».
Negli Stati Uniti è stato sperimentato con successo e oggi è prassi normale.
«Noi invece labbiamo sperimentato con insuccesso. Probabilmente il voto che funziona è quello che viene svolto nelle sedi diplomatiche. Lelettore si presenta e vota».
Il Senato è delegittimato?
«In queste condizioni e con il voto decisivo dei senatori di diritto a vita - non voglio riaprire la polemica, ma quellistituto fu concepito in altri tempi, non cera il sistema bipolare - il Senato è in condizioni precarie».
Il senatore della Margherita Antonello Soro dice che la richiesta di Berlusconi è «delirante».
«È arrogante losservazione di Soro. Vorrei vedere se le parti fossero rovesciate quello che sarebbe avvenuto dopo la proclamazione dei voti. Avremmo avuto manifestazioni di piazza e operazioni come quella che ha cercato di fare Deaglio».
Come mai la Cdl non ha insistito per chiedere subito il riconteggio del voto estero?
«È stata richiesta, ma in realtà la verifica doveva essere attivata da una magistratura che invece ha voluto chiudere la partita».
Il cammino di Prodi, alla luce di quello che emerge, è ancora più difficile?
«Dobbiamo essere onesti: la manifestazione del 2 dicembre ha avuto come motori Berlusconi, i partiti della Cdl che hanno aderito e... Prodi. A Prodi va dato quel che è di Prodi».
E a chi lo segue?
«Lesempio più clamoroso è quello di Mirafiori: i sindacati pagano a duro prezzo il fio di esser diventati cinghia di trasmissione del governo. Un altro po e venivano presi a sediate».
Se dal riconteggio delle schede emergono anomalie consistenti che succede? Si rivota?
«Si fa il Parlamento sulla base del nuovo risultato elettorale. Le nuove elezioni potrebbero essere una conseguenza successiva.
Quali saranno le prossime mosse della Cdl?
«Il lavoro è affidato ai gruppi parlamentari. È questione che va sviluppata rigorosamente a livello istituzionale».
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