I maschi italiani tutti pazzi per Bush

La nuova testimonial degli slip Roberta: «Nel vostro paese ho trovato l’America»

Nino Materi

Avere in camera un poster di Bush e non essere filoamericani. Accade a un numero sempre maggiore di maschi italiani che al cognome Bush non abbinano quello solenne di George, ma quello più modesto di Natalia. Ma basta mettere a confronto le foto dei due Bush per capire come l’aggettivo «solenne» e «modesto» possano essere relativi.
Su George Bush le opinioni divergono, ma sulla spagnola Natalia Bush (20 anni; alta 1.86; misure da infarto, 90-72-104) il giudizio degli uomini è concorde: «È suo il fondoschiena più bello nella storia degli slip Roberta». Manifesti celebri che hanno segnato gli sguardi attoniti di varie generazioni adolescenziali cresciute al ritmo di affissioni indimenticabili.
Si cominciò nel 1983 con un’inquadratura a tutto tondo della parte migliore del corpo di Rosa Fumetto, addirittura un’ex ballerina del Moulin Rouge. Un successo strabiliante durato ben cinque anni. Finché nel 1988, mutatis mutandis, subentrò l’anonima Susan Martin a cavallo di una Vespa e con in testa un inconsueto - per l’epoca - casco rosa. Confermata la vecchia frase slogan: «Roberta, lo slip dei vent’anni».
Ma il meglio deve ancora venire e a scoprirlo è nel 1995 una Michelle Hunziker ancora sconosciuta al grande pubblico, eccezion fatta per il sedere subito elevato al rango di icona; se oggi Michelle è una star, lo deve anche a quella maxifoto che apriva al tanga in un’Italia matura per una biancheria intima decisamente più osé. Intanto il Paese si interroga sulla legittima propretaria di quelle natiche che «sembrano parlare» tanto sono sublimi, scoprendo con meraviglia che appartengono a una ragazza svizzera dal cognome che ricorda i personaggi di Sturmtruppen.
Si va avanti fino al 2003, quando per la nuova versione del «sedere con treccia» la scelta cade sulla modella elvetica Caroline Salvia ideale per il lancio di un triangolino di cotone ancora più audace, specchio di un costume sessuale che ormai non ha remore a offrire alle donne perfino capi da pornostar. Sparisce la scritta: «Lo slip dei vent’anni», anche perché sono sempre di più le «over 20» che, fino alla soglia dei 40 anni, acquistano (spesso con effetti tragicomici) lingerie «sbarazzine».
Così arriviamo al 2006, con una campagna pubblicitaria riflesso speculare dell’era delle bellone da calendario, magari con le curve ritoccate al computer. Sotto questo aspetto Natalia Bush (il cui nonno si chiama George, ma non abita alla Casa Bianca) è perfetta: il seno, probabilmente, è un capolavoro del chirurgo plastico; ma pure la perfetta rotondità boteriana del sedere lascia adito a non pochi sospetti.

Lanciata in tv da Carlo Conti nel programma «I Raccomandati», Natalia fa da imbarazzante contraltare a Malgioglio, conquistando decine di copertine. Ora, forse per tenere fede alla venatura a stelle e strisce del suo cognome, ammette senza remore: «L’America? Io l’ho trovata in Italia».
Qui non rimarrà certo in mutande.

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