I maturandi romani, tra blog e «microspie»

Valeria Arnaldi

Enrico Stefàno ha 18 anni, vive a Tor Bella Monaca, ama le moto, divertirsi con gli amici e si iscriverà alla facoltà di Fisica. Condivide la passione per divertimento e feste con il coetaneo Giuseppe Vitali, che abita a Ladispoli e studia a Roma, sognando di fare l’attore. Studentessa pendolare anche Alessandra Fioravanti, che vive a Monterotondo, paesino che «le va stretto», e studia nella capitale, dove si iscriverà a Psicologia. Ha 19 anni come Gabriele Fruscella, che fa il dj, ama la movida e ancora non sa cosa farà da grande, a parte il latin lover. La più piccola è Marzia Passeggeri, unica nata nell’88, che adora la scherma e vede il suo futuro nella Genetica. Sono i protagonisti di Le notti prima degli esami, primo reality dedicato alla maturità romana, in onda ogni sera su Nessuno TV, canale satellitare di Sky. Malgrado il titolo, la trasmissione prevede puntate dopo lo scritto di italiano - i ragazzi saranno anche in diretta via webcam e radio su www.studenti.it, sito partner del progetto, che pubblica il forum con i commenti degli spettatori -, dopo gli orali e all’uscita dei quadri. Non stupisce che la scelta sia caduta sui maturandi capitolini. Proprio gli studenti romani sono tra i più assidui frequentatori di siti internet e blog sulla maturità. Molti cercano suggerimenti sugli argomenti delle prove scritte. Il toto-esame di italiano, stilato nella capitale, vede al primo posto Pier Paolo Pasolini, seguito dal sessantesimo anniversario della Repubblica e dai reality show, incluso quello sugli studenti che, per molti, potrebbe essere la «chicca» per fare colpo sugli insegnanti e dare finalmente sfogo alle proprie opinioni su scuola ed esami.
È caccia aperta a notizie sui professori membri delle commissioni, dal curriculum vitae alle domande più frequenti alle interrogazioni che, per un banale calcolo delle probabilità, potrebbero essere argomento d’esame. Non manca chi usa internet per prepararsi. Il sito più cliccato è www.bigini.net, dedicato al «sapere tascabile».
«Internet per gli studenti è sicuramente un aiuto prezioso - dice Romolo Pierangelini, rappresentante per il Lazio dell’Associazione italiana genitori - ma bisogna fare attenzione a come viene usato. C’è il grave rischio che si creino tanti furbetti, senza preparazione, abili solo a cercare trucchi per aggirare gli ostacoli. Al di là del danno culturale, si tratterebbe di un vero handicap sociale: come affronteranno la vita i ragazzi, una volta diventati adulti?».
Lungi dal porsi il problema del futuro, i maturandi sono pieni di risorse per copiare, che condividono in qualunque forum giovanile. Si parla molto di ausili tecnologici: il cellulare - per ovviare al minacciato sequestro da parte dei professori, basta portarne due e consegnarne uno - l’i-pod, gli mms con foto della versione da mandare a casa, il servizio di tutoring per sms offerto da alcune web-agenzie. Si possono acquistare la penna con inchiostro invisibile, per scrivere appunti sul vocabolario, e quella «spia», che contiene bigliettini.
La tecnologia sembra essere un divertente argomento di conversazione, ma, nella pratica, gli strumenti preferiti dai liceali capitolini sono quelli «tradizionali»: cartucciera in stoffa per contenere le pagine dei temari con indice nascosto per non confondersi al momento dell’estrazione, fotocopie miniaturizzate di traduttori e testi, libri nascosti nei bagni.

Attenzione alla scelta dei posti: «meglio lasciar perdere il secchione che non passa - dicono al liceo scientifico Augusto Righi, in via Campania - e sedersi vicino a uno meno bravo, ma generoso».
Su tutti, vince il consiglio dei ragazzi del liceo classico Terenzio Mamiani, in viale delle Milizie: «Bisogna allenarsi a guardare lontano». Almeno, fino al banco del compagno che si ha davanti.

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