I New Trolls se le suonano e se le cantano. Anche in tribunale

di Ferruccio Repetti

Se le suonano e se le cantano, vien da dire, più a colpi di carte bollate che di note «rock progressive». Di cui pure furono gli indiscussi protagonisti, anni fa, 1967, formazione tipo: Vittorio De Scalzi, Nico Di Palo, Gianni Belleno e Giorgio D’Adamo. Nel ’76, almeno così narra la storia, si unì a loro Arturo «Ricky» Belloni. Sound originale, unico, e successi strepitosi. Fino all’incidente stradale di Nico del 1988, al «divorzio» di Ricky, datato 1994, alla diaspora del complesso. Senza, comunque, che i vecchi e nuovi fan li dimenticassero. Oggi i New Trolls, ché di loro si parla - ma bisogna sentire il Tribunale per sapere se è lecito chiamarli così, o definirli con una serie di attributi e specificazioni... - si riuniscono e si rispaccano. Spieghiamo, o meglio: tentiamo di spiegare quello che succede praticamente alla vigilia di un concerto, sabato al Teatro Carlo Felice, che propone Vittorio, Nico, Gianni e Giorgio come «La Leggenda dei New Trolls» e, soprattutto, ripropone brividi d’emozione e tanti, struggenti ricordi d’antan.
Dunque: i quattro si incontrano, si intendono, capiscono che il pubblico, quello che non ha mai smesso di girarsi e rigirarsi dentro il «Concerto Grosso» e pure «Quella carezza della sera», insomma il pubblico li reclama ancora, li vuole, li pretende. Se solo loro si convincessero a riprendere il discorso proprio «là dove ci eravamo lasciati». Si farà, anzi: «È fatta!». Dalle serate in casa di amici, dalle comparsate episodiche in qualche tv locale, si passa al palcoscenico vero, alla musica vera, all’adrenalina del pubblico. Data, gruppo, scaletta: tutto pronto. Via! C’è anche il nome: «La Leggenda dei New Trolls», appunto.

Ma si va vivo Belloni. Che nel frattempo si è rimesso in gioco - e che gioco! - con la formazione «Il Mito New Trolls». È lui - sostiene con forza - il solo legittimato a usare la denominazione d’origine controllata e garantita. (...)