Fuorisalone, i numeri: il design resiste alla crisi. Più visitatori del 2011

Roberto Procaccini e Marcello Longo

La crisi non indebolisce il Fuorisalone, anzi, malgrado il maltempo in settimana e a dispetto di quanti sostenevano che l'edizione fosse sottotono, le prime stime sull'affluenza di pubblico sembrano registrare un sensibile miglioramento rispetto ai risultati ottenuti nell'edizione 2011. Prendiamo ad esempio i numeri che Superstudio Group, organizzazione che gestisce il Temporary Museum for New Design in via Tortona (area espositiva di circa 15mila metri quadri) e il Super Studio 13 (galleria d'arte di via Bagutti da 2mila metri quadri), ha raccolto fino alla sera di sabato 21. Le due location hanno visto passeggiare più di 100mila visitatori e 2mila giornalisti tra stand e padiglioni allestiti da 43 aziende provenienti da 26 paesi.

Già superati i dati definitivi dell'edizione 2011, col vantaggio di un giorno di esposizioni in più per migliorare la quota 100mila visitatori. Se Superstudio Group si conferma, Nespresso migliora. Alla sua seconda partecipazione al Fuorisalone, l'azienda che commercializza capsule di caffé ha avuto una media di 6500 ospiti nei giorni infrasettimanali e di 9mila nel weekend: un vero e proprio boom, se si considera che nel 2011 i visitatori erano stati in tutto 20mila. Avrà aiutato la sede più ampia e più visibile allestita dall'archistar Piero Lissoni, ma il dato rimane.

Anche gli albergatori tirano un sospiro di sollievo: la crisi non ha fatto desistere la gente dal viaggiare verso Milano. Un rapido sondaggio con le direzioni del Mercure di via Solari, del Marriott di via Washington e dell'Nh di via Tortona conferma l'impressione: camere piene, tutto completo.