I ribelli ambientalisti scrivono al sindaco: "Impegni disattesi"

La posizione di Monguzzi: "Serviranno primarie anche sul programma elettorale"

I ribelli ambientalisti scrivono al sindaco: "Impegni disattesi"
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L'ultimatum del sindaco a comitati e sinistra del no («tra due anni si vota, scelgano da che parte stare). E Azione che apre un «cantiere» in vista delle prossime Comunali il prossimo 14 dicembre invitando assessori e segretari dei partiti della maggioranza, meno Europa Verde (che in giunta è rappresentata da Elena Grandi). Dopo la fronda su nuovo stadio e «salva Milano» i rapporti tra sindaco e sinistra radicale e green sono tesi. Ieri il consigliere dei Verdi Carlo Monguzzi è tornato alla carica: «Sala ci chiede sulla stampa se siamo in maggioranza e io rivolgo a lui la stessa domanda. Io sto in quella maggioranza che ha preso impegni precisi in campagna elettorale: ambiente, legalità e lotta alla povertà. È la stessa del sindaco? Tra gli impegni non c'erano sicuramente condono edilizio e sanatoria per stoppare le inchieste della magistratura in corso. Mai la sinistra aveva fatto cose simili. Abbattere il Meazza e costruire davanti un altro stadio con annessa speculazione edilizia. Aumento del traffico e dunque dello smog. In città diminuiscono pure gli alberi. Non affrontare questi problemi ci porterà a consegnare la città alle destre». Sui social pubblica la notizia della kermesse «Milano Domani» di Azione con sindaco, esponenti Pd, Riformisti, +Europa. «Siamo poco affini a chi dice sempre no a priori» il commento del segretario milanese del partito di Calenda, Francesco Ascioti. Monguzzi ribatte che «noi siamo persone serie e ragioniamo sui contenuti. Abbiamo preso impegni precisi in campagna che sono stati disattesi e c'è malcontento tra i cittadini. Ci vorranno primarie anche sul programma, poi però andrà rispettato: il condono edilizio è il male dei mali. Ragioneremo con la coalizione sulle cose, non su quanti si e quanti no. Noi siamo rivoluzionari, se una cosa è sbagliata diciamo semplicemente di no».

E un lungo elenco di comitati civici ambientalisti (da Baiamonti Verde Comune a Rete Ambiente Lombardia, Comitato difesa Bosco Falck Milano, ForestaMi e poi DimenticaMi, Comitato La Goccia) ha scritto ieri una lettera aperta al sindaco. «Siamo allibiti e non le nascondiamo una certa amarezza e delusione sulle scelte che ha fatto in questi anni, tutte indirizzate alla cementificazione della città - scrivono -.

Chiede a noi da che parte staremo tra due anni? Siamo noi che chiediamo a lei e alla sua maggioranza: da che parte state? Continuate a narrare di una città green ma dovete andare oltre lo storytelling. O presentarsi tra due anni a chiedere il voto "se no vince la destra" non funzionerà più».

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