I romani alle urne preferiscono il mare

Stefano Vladovich

Domenica bestiale sulle strade del mare. Nonostante le elezioni amministrative boom di presenze a Ostia, Fregene, Capocotta, Torvaianica e Santa Severa. Vale a dire code fino a sera, parcheggi esauriti, raffica di multe e rimozioni forzate. È bastato un incidente, un tamponamento fra due utilitarie, a Ostia, per bloccare il lungomare di levante all’altezza dello stabilimento Kursaal. L’urto, che ha provocato il ribaltamento di una Daewoo Matiz, ha creato problemi seri ai mezzi di soccorso, 118 e vigili del fuoco, costretti a percorrere contromano via Isabella d’Aragona, dal piazzale Mediterraneo alla Rotonda della Cristoforo Colombo. Ad attirare migliaia di persone lungo gli arenili l’undicesima edizione della regata «CentoVele», percorso amatoriale compreso nel braccio di mare tra il Lido di Roma e Fiumicino. Non solo. Sagra della tellina a Passoscuro e «Cantine aperte» al Castello di Torrimpietra, ovvero degustazione di vino e prodotti tipici locali, hanno congestionato nel tardo pomeriggio la via Aurelia fino al bivio per Ladispoli. Non è servita nemmeno la task-force messa in campo dai vigili urbani del XII e XIII Gruppo, piazzati negli snodi cruciali, per ridurre i tempi di percorrenza e alleggerire le file lungo la Colombo, provinciale Litoranea e via del Mare. Per i romani attratti dalla prima tintarella due ore di fila, in media, per raggiungere le spiagge. Una volta a destinazione il problema parcheggi: esauriti quelli lungo i sette chilometri di lungomare (dal Porto alla stazione Colombo), centinaia di automobilisti sono stati costretti a sborsare 5 euro agli abusivi disseminati nelle aree di scambio lungo la ferrovia della Roma Lido. Decisamente alto il prezzo da pagare, in termini economici, per una giornata al sole. Venti euro, in media a persona, soltanto per accedere a uno stabilimento attrezzato, tra ingresso, lettino e ombrellone. Tintarella salata per i più indisciplinati che hanno abbandonato l’auto in sosta vietata: oltre 150 euro, fra multa e rimozione, il totale da pagare per tornare a casa. La cronaca dell’ultima domenica di maggio comincia presto, quando gli ultimi nottambuli delle discoteche lasciano il posto ai primi vacanzieri in cerca di relax. Code già all’altezza del raccordo anulare verso gli svincoli per la Colombo, la statale 8 e la Pontina, prese d’assalto fin dalle 7,30. Di contro mezzi pubblici semideserti, spesso intrappolati nel traffico infernale, auto incolonnate ovunque. Posti off-limits dai «Cancelli» di Castelporziano al villaggio Tognazzi, l’arenile pubblico della capitale sempre più frequentato. Perché? «Qui una famiglia di 4 o 5 persone spende quanto una coppia al centro di Ostia o a Fregene - spiega un operatore turistico dell’arenile comunale dato in concessione ai privati -. Il parcheggio è gratis, non c’è ingresso e persino i prezzi dei lettini sono rimasti gli stessi dell’anno passato, massimo 5 euro». Tariffe, secondo gli stessi addetti ai lavori, distribuite a macchia di leopardo. I costi, in particolare, variano da spiaggia a spiaggia, da uno stabilimento all’altro, e non fra le diverse località della regione. Quindi può accadere che a Ostia ponente lettino, sdraio e ombrellone possono costare dai 4 agli 8 euro (ognuno) a distanza di poche centinaia di metri, mentre lo stesso può accadere a Fregene, Maccarese o a Santa Marinella. A fare la differenza, spesso, la qualità del servizio in spiaggia e lo spazio «vitale» ovvero la distribuzione al metro quadrato degli stessi ombrelloni.

Sosta selvaggia lungo le dune di Castelfusano e viabilità paralizzata all’ora di punta (tra mezzogiorno e l’una del pomeriggio) per oltre 10 chilometri, dal vecchio Dazio al primo Cancello, «Paradise Beach». Soliti rallentamenti fino a tarda sera per la «via crucis» del rientro in città.

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