I segreti della Concordia custoditi da due bionde

Dopo la ballerina Domnica, ora spunta un'avvocatessa italiana che avrebbe ricevuto il computer del capitano all'hotel del Giglio

I segreti della Concordia  custoditi da due bionde

Roma - Tra i gialli del naufragio della Costa Concordia, c’è anche quello di due donne «legate» al comandante della nave, Francesco Schettino, ora ai domiciliari. Due misteriose bionde che aggiungono domande a una vicenda già zeppa di punti interrogativi.
Una di loro ha un nome e una (sua) storia già nota al pubblico, l’altra sarebbe invece conosciuta solo agli inquirenti, che comunque starebbero ancora tentando di individuarla dopo averla identificata. La prima è la 25enne moldava Domnica Cemortan, dipendente Costa ma a bordo come «normale» passeggera. Molti dicono di averla vista a cena col comandante poco prima dell’impatto, mentre lei dalla Romania, giorni fa, ha dato una versione dell’incidente molto più indulgente verso Schettino, dipinto quasi come un eroe.
L’altra bionda, invece, entra in scena solo sulla terraferma, in un hotel dell’Isola del Giglio pochi minuti dopo il naufragio. Ed è la donna alla quale Schettino avrebbe consegnato il suo notebook personale, che l’uomo aveva portato con sé al momento di abbandonare la nave. Il ruolo giocato da entrambe le signore è ancora tutto da chiarire, ed è per questo che la procura è interessata a contattare sia la 25enne moldava che la donna misteriosa, forse un avvocato della Costa Crociere.

Domnica, dopo il coming out mediatico, quando ha ammesso davanti alle telecamere di essere stata in plancia (ma non per partecipare a festini col comandante o con chiunque altro, bensì solo per occuparsi degli annunci in russo da dare ai passeggeri), sembrava tornata nell’ombra. Ieri la ragazza è tornata a farsi viva, rispondendo su Facebook a un articolo pubblicato dal Giornale, per spiegare al nostro quotidiano di non aver alcuna intenzione di nascondersi, ma di essere solo in attesa di parlare con i magistrati di Grosseto. I pm, a suo dire, finora non l’avrebbero ancora contattata, e solo dopo il suo eventuale interrogatorio Domnica sarà disposta a raccontare ai giornalisti come sono andate davvero, almeno secondo lei, le cose a bordo della nave Concordia quel venerdì 13 sera. Se Domnica aspetta una telefonata da Grosseto, i pm della procura toscana, intanto, starebbero cercando con insistenza l’altra bionda, quella che come detto sarebbe in possesso del pc portatile di Schettino. Ai magistrati interessa sia capire chi sia quella signora che mettere le mani sul computer.

Proprio la curiosa dinamica con cui il pc è stato «tratto in salvo», prima infilandolo in un sacco portato sulla scialuppa di salvataggio da Schettino in fuga, e poi consegnato alla donna all’hotel Bahamas, al Giglio, la mattina dopo, fa sì che le toghe ritengano che il suo contenuto possa essere rilevante per le indagini.

La donna l’ha vista il titolare dell’hotel, Paolo Fanciulli, che il 14 ha visto Schettino, dopo l’unica intervista concessa a Tgcom prima del fermo, allontanarsi sottobraccio «con una donna elegante, con accento del nord e piumino tre quarti che ha detto di essere un avvocato». Secondo alcuni, un legale della Costa Crociere che avrebbe preso in custodia il notebook del comandante. Ma ieri la Costa ha smentito di aver ricevuto il pc. E la bionda e il computer sono per il momento introvabili.

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