«I terroristi non ci devono cogliere di sorpresa»

Andrea Indini

I milanesi ci hanno dormito sopra. Ma non hanno dimenticato. Prendere la metropolitana ieri mattina ha significato uno sforzo enorme. Nella maggior parte dei casi, l’atto di coraggio è stato dettato dalla necessità di andare a lavorare. Ma la paura è rimasta. Anche se, nel giro di ventiquattro ore, le autorità erano già state tutte mobilitate.
«Lo stato di allerta scattato giovedì mattina dopo gli attentati a Londra - comunica il vicesindaco Riccardo De Corato - dovrà continuare anche in futuro. È necessario che ci sia sempre il massimo presidio dei possibili obiettivi di eventuali attentati terroristici». Appare la prima lista dei luoghi a rischio. La metropolitana, le stazioni ferroviarie di Centrale e Cadorna, gli scali aerei, i luoghi di culto e i parcheggi destinati alle forze dell’ordine. Ieri, il day after, tutto è stato razionalizzato. «I gravi attentati di Madrid e Londra - continua De Corato - dimostrano come il terrorismo colpisce di sorpresa e difficilmente a breve distanza di tempo. Quindi, per non essere colti di sorpresa, bisogna mantenere costantemente alta la vigilanza nella città». Il vicesindaco ricorda l’intensa attività investigativa (e di intelligence) esercitata dai magistrati milanesi Stefano Dambruoso e Armando Spataro che hanno sgominato diverse cellule eversive del terrorismo islamico. «Ma non basta», conclude il vicesindaco. Proprio per questo, già giovedì, sono stati contattati il questore e i comandanti provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza affinché venisse ripristinato il modello di intervento attuato in seguito al terribile attentato dell’11 marzo 2004 a Madrid.
«La città ha reagito con composta fermezza - fa sapere l’assessore alla Sicurezza Guido Manca - e le forze dell’ordine hanno fatto la loro parte: abbiamo ritenuto opportuno consultarci con il questore Paolo Scarpis e assicurare la piena collaborazione della polizia per qualsiasi azione che intenderà promuovere per il controllo del territorio a garanzia della sicurezza dei cittadini». Ben venga la prevenzione, dunque. «Ma bisogna rimanere tranquilli, perché altrimenti il terrore vince senza fare niente», interviene Scarpis. Il questore ribadisce che tutti i servizi di prevenzione, già esistenti per i treni delle ferrovie dello Stato e delle Nord, gli aeroporti e i mezzi pubblici, sono stati potenziati con agenti in divisa e in borghese. In metropolitana erano già state installate 1500 telecamere collegate a un sistema di registrazione, mentre in Stazione Centrale sono stati impiegati 300 poliziotti in nuclei da 60 unità.

A fronte di questi interventi Scarpis ha invitato tutti i milanesi «a mantenere la calma e a segnalare alle forze dell’ordine comportamenti o situazioni anomali» e ha sottolineato la necessità «di continuare a vivere normalmente per non far vincere il clima di terrore».

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