da Istanbul
Non sono arrabbiati. Solo delusi. E consapevoli che la vittoria di Milano porterà vantaggi anche per loro. Del resto, ripetono: «Italia-Turchia, un popolo una razza». I turchi di Milano hanno seguito lassegnazione - trasmessa in diretta su Raitre - riuniti nel ristorante Istanbul di via Vitruvio. Altri si sono incontrati nei ritrovi organizzati dal consolato. Hanno mangiato kebab e bevuto aspettando lesito finale. Che hanno preso con filosofia, sottolineando solo che Smirne, dipinta come città da terzo mondo, è un gioiello che si affaccia su un golfo di 40 chilometri. È una città ricca e disponibile verso gli stranieri.
Proprio lì, nel cuore della Perla dellEgeo, come la chiamano i turchi, il danno è stato percepito anche come una beffa. Cinque minuti prima dellincoronazione, infatti, Smirne era stata data per vincitrice. A dare la notizia era stata lemittente Ntv, solitamente nota per la sua autorevolezza, e tutti si sono fidati. Un flash era comparso sugli schermi delle televisioni turche con su scritto: «Smirne si aggiudica ledizione dellExpo». «È fatta hanno pensato tutti» ed è iniziata la festa. Durata pochi minuti. Prima hanno detto che dovevano aspettare il comunicato ufficiale e poi hanno dovuto dare la triste notizia: «La festa non è qui ma a Milano». E alle urla, alle bandiere sventolanti e alla musica si è sostituito il silenzio.
La Ntv, in evidente imbarazzo, è stata costretta a spiegare che lillusione della vittoria era arrivata perché cera stata una votazione dichiarata poi nulla per motivi tecnici. Izmir, nome turco di Smirne, ha perso così lExpo dopo essersi impegnata molto e aver combattuto fino allultimo. Per questo, forse, la delusione brucia ancora di più. A Parigi sono volati il sindaco della città Aziz Kocaoglu, il presidente della Repubblica Abdullah Gül e anche Deniz Baykal, segretario del principale partito di opposizione, il Chp. Pochi i commenti da parte dei presenti a Parigi. Molti quelli della stampa turca. La versione on line del quotidiano Hurriyet ha titolato «Buyuk Hüsran», che suona come «Grande tristezza».
Lo stesso messaggio è stato trasmesso dagli altri principali media.
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