Dopo l'incontro con sindacati, associazioni di imprese, Regioni e autonomie locali e dopo oltre tre ore di Consiglio dei ministri, il governo ha dato il via libera alla manovra economica.
Nonostante non ci sia ancora nessuna conferma, arrivano le prime indiscrezioni sulla bozza. Monti - promettendo che le misure sul lavoro per cui serve "maggiore concertazione" arriveranno solo "più avanti" - ha precisato infatti che la manovra vale in tutto 20 miliardi netti più 4 di delega fiscale, ma garantirà "rigore, equità e sviluppo", interventi strutturali in diversi campi e soprattutto il pareggio di bilancio nel 2013, che potrebbe essere raggiunto addirittura con un anno di anticipo.
Il governo, inoltre, cercherà di "alleviare il cuneo fiscale" sul lavoro, di abbattere i costi della politica a partire poprio dall'esecutivo e di intensificare la lotta all'evasione fiscale. La soglia per la tracciabilità, così, scende a mille euro dagli attuali 2500, mentre stipendi, pensioni e "compensi comunque corrisposti dalla pubblica amministrazione centrale e locale e dai loro enti, in via continuativa a prestatori d’opera e ogni altro tipo di emolumento a chiunque destinato" che superino i 500 euro non potranno essere versati in contanti.
Per quanto riguarda il nodo pensioni poi, il ministro al Welfare, Elsa Fornero, ha assicurato che gli anni di contributi minimi per uscire dal lavoro indipendentemente dall’età anagrafica saranno portati da 40 a 42 per gli uomini e 41 per le donne. Abolite le cosiddette finestre mobili: nel 2018 le donne potranno lasciare il lavoro a 66 anni, mentre la fascia di flessibilità per l’età pensionabile sarà, già a partire dal 2012, compresa tra i 63 e i 70 anni per le donne e tra 66 e 70 anni per gli uomini 66-70, con un sistema di incentivi e disincentivi. Bloccata, infine, la rivalutazione piena rispetto all’inflazione nel 2012, che sarà prevista solo per le pensioni fino a 486 euro. Per quelle fino a 936 euro, invece, la rivalutazione sarà solo parziale. Verranno probabilmente aboliti gli istituti di previdenza Enpals e Inpdap, il cui personale e le cui risorse finanziarie saranno trasferiti all'Inps.
Previste anche misure per le imprese, come ha detto il ministro per lo Sviluppo, Corrado Passera: "L’obiettivo è favorire la patrimonializzazione delle imprese, con premi a imprenditori che mettono capitale nelle imprese". Confermato un intervento sull’Irap, defiscalizzata per la parte lavoro: "Concentriamo risorse sul fondo Pmi, cui a regime sarà destinato qualche decina di miliardi. Supportiamo le banche per sostegno a credito Pmi. La componente crescita è altrettanto importante del rigore".
Dal vertice con gli enti locali è trapelata una riforma finanziata con un aumento dell’Iva di 2 punti dal primo gennaio 2013: quella ordinaria arriverà al 23% e quella agevolata al 12% per un gettito di 16 miliardi. Un ulteriore aumento di 0,5 punti è previsto dal 2014. Nel pacchetto è compresa inoltre una patrimoniale immobiliare che prevede il ripristino dell’Ici (che si chiamerà Imu) sulla prima casa e la revisione degli estimi catastali da cui incassare un gettito fra i 10 e gli 11 miliardi di euro. Aumenterà inoltre il bollo sui conti correnti e il conto titoli, che ora si attesta a 34,20 euro annuali. Arriva il superbollo per le auto di potenza superiore ai 170 chilowatt, si legge nella bozza della manovra che spiega che l’addizionale erariale sarà "pari ad euro 20 per ogni chilowatt di potenza del veicolo superiore a 170 chilowatt".
Dal 1 maggio 2012 "le navi ed imbarcazioni da diporto nazionali ed estere, che stazionino in porti marittimi nazionali, navighino o siano ancorate in acque pubbliche anche se in concessione a privati, sono soggette al pagamento della tassa per ogni giorno o frazione di esso": 7 euro giornalieri per le imbarcazioni da diporto di lunghezza da 10,01 metri a 12 metri; 12 euro per quelle di lunghezza da 12,01 metri a 14 metri; 40 euro per le imbarcazioni da 14,01 a 17 metri; 75 euro per quelle da 17,01 a 24 metri; infine 150 euro al giorno per le navi da diporto di lunghezza da 24,01 metri.
Le imprese e le società dovranno inserire nella dichiarazione dei redditi "il numero di abbonamento speciale alla radio o alla televisione, la categoria di appartenenza ai fini dell’applicazione della tariffa di abbonamento radiotelevisivo speciale, nonché gli altri elementi che saranno eventualmente indicati nel provvedimento di approvazione del modello per la dichiarazione dei redditi, ai fini della verifica del pagamento del canone di abbonamento radiotelevisivo speciale", si legge tra le altre cose nella bozza della manovra
Tutte le agevolazioni fiscali e i benefici assistenziali (come assegni per gli asili nido o le esenzioni per le tasse universitarie) saranno soggetti - come già capita in molti casi - all’Isee, l’indicatore della situazione economica equivalente, e oltre una certa soglia di reddito non saranno più concessi. Entro il 31 maggio 2012 verranno riviste le modalità di determinazione dell’indice. I risparmi derivanti dalla misura saranno riassegnati al fondo per le politiche sociali per essere destinati a interventi a favore di famiglie numerose, di donne e di giovani.
Per quanto riguarda il capitolo Irpef, "in considerazione della eccezionalità della situazione economica internazionale e tenuto conto delle esigenze prioritarie di raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica concordati in sede europea" dal 10 gennaio 2011 e fino al 31 dicembre 2014, l’aliquota del 43% passa al 46% per i redditi sopra i 75.000 euro.
Confermati, poi, i previsti tagli di 5 miliardi di euro a Regioni e enti locali e un'imposta sui redditi immobiliari (la cosiddetta Imu) di circa 10 miliardi. Ai governatori, inoltre, Monti avrebbe detto che "nessuno deve essere soddisfatto dalle nostre azioni perchè tutti debbono partecipare allo sforzo del Paese".
Via libera alla liberalizzazione dei farmaci di fascia C, quelli a pagamento, che potranno essere venduti anche nelle parafarmacie ma "nell’ambito di un apposito reparto delimitato, rispetto al resto dell’area commerciale, da strutture in grado di garantire l’inaccessibilità ai farmaci da parte del pubblico e del personale non addetto, negli orari sia di apertura al pubblico che di chiusura". Sarebbero inoltre previste nuove regole per l’apertura di nuove farmacie (il numero delle autorizzazioni sarà stabilito in modo che vi sia una farmacia ogni 4.000 abitanti).
In soccorso dell'euro arrivano le vecchie lire che saranno prescritte in anticipo: quelle rimaste in circolazione verranno cioè ritirate a favore dell’Erario.
Nel passaggio dalla lira all’euro era stato previsto che chi è in possesso di lire può recarsi, fino al 28 febbraio 2012, presso la Banca d’Italia per avere il controvalore in euro delle banconote in suo possesso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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