Con iene e pupazzi lo "zoo" di Boing è l’ottava tv nazionale

La rete per bambini di Mediaset sfrutta la diffusione dei decoder, batte la concorrenza e tallona La7. Gli animaletti in 3D presentano il meglio dell'animazione e dei documentari

Con iene e pupazzi lo "zoo" di Boing è l’ottava tv nazionale

Milano - Un criceto, due foche, una iena, una gallina che annuncia il prossimo programma. C’è questo piccolo zoo di animaletti in 3D che, avanti così, finirà col fare concorrenza alle starlette scosciate e strapagate delle grandi tv. Parliamo del bestiario digitale di Boing, i presentatori virtuali di questa rete gratuita per ragazzi che pur essendo «monopiattaforma» (per capirci: la vedete solo sul digitale terrestre e non sui vecchi televisori), pian piano è diventata l’ottavo canale nazionale per ascolti, un passo dietro La7. Ieri dalle parti di Boing, che poi è un canale Mediaset (che ne possiede il 51%), hanno stappato lo spumante buono, quello che tenevano in ghiacciaia per la fine dell’anno. Sì perché avevano previsto che il superamento della soglia simbolica dell’1% di share (sul totale dei telespettatori) sarebbe arrivato intorno a dicembre, invece è successo con sei mesi di anticipo. Martedì, comunica il «Diario di bordo» sul sito Mediaset, c’è stato il record storico di Boing. «La rivoluzione digitale avanza» scrivono da Mediaset per introdurre la notizia: il canale è stato visto, nelle 24 ore, da una media di 91mila telespettatori, pari a uno share dell’1,16 sul totale dei telespettatori, ottava rete italiana per ascolti. Il dato è significativo non solo per Mediaset ma segnala un trend che è destinato a incidere sui rapporti di forza (di share) tra i canali e i network tv. Lo sfondamento della barriera dell’1% da parte di Boing segue due tappe significative della «rivoluzione digitale» della nostra tv. Tra maggio e giugno nel Lazio e parte del Piemonte c’è stato lo switch over, cioè lo spegnimento di due reti analogiche (Rete 4 e Rai Due), da quel momento visibili solo sul digitale terrestre. Questo ha trasportato molti telespettatori dalla vecchia alla nuova tv, aumentando così la penetrazione della piattaforma dtt che infatti, segnalano gli esperti, è cresciuta del 20% circa nelle due regioni. Cresce quindi (a un ritmo stimabile in 500mila ricevitori digitali venduti al mese, assicura Dgtvi) la diffusione della tv digitale terrestre e quindi il potenziale pubblico dei canali visibili solo in digitale, come appunto Boing. Ma Boing ha superato le altre reti digitali terrestri, e il confronto più immediato è con l’altra rete «traino» del dtt, Rai4.

«Si parla sempre del fenomeno Rai4 ma è opportuno ricordare che Boing fa il doppio di ascolti, pur avendo un target più ristretto che è quello dai 4 ai 14 anni - spiega Silvio Carini, direttore di Boing -. Siamo partiti cinque anni fa con un modello di tv che non era mai stato fatto, un canale di intrattenimento gratuito per ragazzi, solo la Bbc ha fatto qualcosa del genere ma è servizio pubblico. Ora siamo diventati un esempio, basta guardare a Rai Gulp (il canale per bambini sul digitale della tv di Stato, ndr)». Ci sono anche YoYo di RaiSat e Disney Channel, ma sono nel bouquet di Sky, e quindi a pagamento.

Va detto che Boing, che è una joint venture tra Turner e Mediaset, ha un arsenale notevole, le teche di Cartoon network e quelle di Mediaset. «Sono i due padri di Boing - spiega Carini -, e ci permettono di avere il meglio dei cartoni classici americani della library Time Warner e il meglio di quelli giapponesi che ha Mediaset». C’è anche una parte di autoproduzione come il gameshow Wannadance, che i dirigenti di Boing vogliono tradurre in un evento itinerante per bambini da portare nei villaggi turistici.

Sul dtt (gratuito) Mediaset schiera (oltre ai tre canali generalisti) anche un canale con target «alto» come Iris, Mediashopping e - entro la primavera prossima - Italia 2.

Poi c’è il capitolo «pay» di Mediaset Premium, che ha dato parecchie soddisfazioni all’azienda con 3,5 milioni di tessere attive, dato di fine giugno. E in tutto questo, anche grazie al balzo di Boing, il saldo tra il fisiologico calo di ascolti nelle zone che hanno «switchato» al digitale, e quelli acquisiti con i canali dtt, riesce a essere positivo.

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