Immaginate, per un attimo, di entrare nella Macchina del Tempo dell'Arte, mettendo indietro il calendario di due secoli. Benvenuti tra i capolavori degli artisti che nella Parigi di fine Ottocento dettero vita ad una vera e propria rivoluzione nell'arte moderna. In questa immaginaria Macchina del Tempo, sul sedile al lato del posto di guida troverete un libro bellissimo «Impressionisti, la nascita dell'arte moderna» (Giunti Editore) che vi accompagnerà tra splendide immagine a colori cge racconta come la pittura impressionista , pur essendo figlia del suo tempo, abbia cambiato radicalmente la tradizionale visione della natura e della vita stessa.
Gli impressionisti dipingevano all'aperto, con una tecnica rapida che permetteva di completare l'opera in poche ore (la pittura en plein air). Essi volevano riprodurre sulla tela le sensazioni e le percezioni visive che il paesaggio comunicava loro nelle varie ore del giorno e in particolari condizioni di luce, lo studio dal vero del cielo, dell'atmosfera, delle acque soppiantò il lavoro al chiuso, in atelier, lo studio nel quale venivano completati i quadri più grandi o eseguiti i ritratti; molti ritratti erano però anche realizzati all'aperto. Lo sfondo, il paesaggio, non è qualcosa di aggiunto, ma avvolge le figure. Oggetti e persone sono trattati con la stessa pennellata ampia e decisa.
L'Impressionismo si diffuse anche in Europa (anche grazie alla facilità con cui un'opera poteva essere eseguita, a molti impressionisti non occorreva per realizzare un dipinto più di 15 minuti, era facile trovare nelle case borghesi dell'epoca diversi quadri): in Italia ebbe uno sviluppo poco particolare, grazie alle esperienze di Federico Zandomeneghi e Giuseppe De Nittis e dei Macchiaioli, più vicine, tuttavia, alla tradizione quattrocentesca.
La teoria del colore impressionista viene esasperata nel pointillisme di Georges-Pierre Seurat: i colori non vengono mescolati, ma semplicemente accostati in punti minuti, in modo che sia l'occhio a creare le tinte intermedie.
Paul Cézanne, pur contemporaneo del movimento, sviluppò in modo indipendente la propria ricerca, che da alcuni viene considerata premessa del Cubismo.
Vincent Van Gogh compì una svolta proprio grazie agli impressionisti, ma da loro si discostò, precorrendo l'Espressionismo.
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