Incubo parcheggio Rivolta contro la ztl: "Prigionieri dalle 22"

Firme e proteste per cambiare le nuove regole anti movida. Il Comune: "Resistete, presto il pass anche sulle strisce blu"

Incubo parcheggio 
Rivolta contro la ztl: 
"Prigionieri dalle 22"

Alle ore 22 in punto scatta la zona a traffico limitato all’Arco della Pace. Chi è dentro è dentro, chi è fuori è fuori. A fare le spese del nuovo regolamento della circolazione placa-movida sono anche i residenti. Nello specifico una categoria di residenti: quelli senza box, in possesso del pass «zona 22» per parcheggiare sulle strisce gialle. "Se torno a casa dopo che è scattata la ztl alle ore 22 - si lamenta Marina Bianco, che abita in via Melzi d’Eril - non trovo più posteggio. Quelli come me sono rimasti in trappola". In teoria la limitazione del traffico servirebbe proprio a mettere ordine nella zona e agevolare chi ci abita. Evitando le ricerche forsennate del parcheggio. Ma per ora porta vantaggi solo a chi vive proprio a ridosso dell’Arco. Cioè a quelli che possono circolare liberamente a prescindere da vigili e telecamere. I vantaggi non ci sono per quelli che abitano nelle vie intorno all’area Ztl, a cominciare da via d’Eril e Canova. Per loro non poter più accedere da una certa ora in avanti alle viuzze che ruotano attorno all’Arco significa ridurre drasticamente la possibilità di trovare un posto sulle strisce gialle. Vuol dire girare mezz’ora, un’ora o più a vuoto: "Un incubo - denunciano - figuriamoci in inverno. È come se la ztl ci costringesse a una specie di coprifuoco. Tutti a casa entro le 22 altrimenti non si parcheggia più".
I parcheggi gialli fuori dalla ztl sono invasi, abusivamente, dal popolo della movida. Quelli all’interno dei varchi diventano inaccessibili, anche se magari sono liberi. "Mio figlio - spiega una residente - torna a casa sempre dopo le ore 22. Prima trovava posto nel cortile di una scuola vicino a casa. Ora non può più accedere a quell’area a causa delle telecamere".
Gli abitanti della zona stanno facendo passare, di portineria in portineria, un foglio per raccogliere firme e chiedere di non essere più considerati la Cenerentola della zona 1. È vero che sono stati proprio i residenti a volere le nuove regole del traffico per rendere più vivibile la movida, ma ora in tanti ne stanno pagando le conseguenze. L’effetto collaterale della ztl si fa sentire soprattutto nelle sere in cui scatta il lavaggio delle strade o, in via Guerrazzi, quando c’è il mercato, per due volte alla settimana. "In quei casi - spiega un signore - mi vien voglia di parcheggiare in fondo a corso Sempione e prendere il tram per tornare a casa". "Io - racconta una mamma - sto cercando di tornare a casa sempre prima delle 22 perché altrimenti è un inferno trovare un posto libero".
A gestire il contraccolpo della ztl ci penserà il vicesindaco Riccardo De Corato, ben consapevole del limbo a cui sono sottoposti i residenti delle vie limitrofe. "Devono resistere un po’ - spiega -. Almeno fino a quando cambieremo la segnaletica. Da quel momento quelli con il pass area 22 potranno sostare anche sulle strisce blu, non solo su quelle gialle. Ho già dato disposizioni agli uffici tecnici".

Per quanto riguarda i residenti del lato dispari di via Melzi d’Eril e del lato pari di via Canova, De Corato lancia un appello: "Andate a chiedere il nuovo pass al comando della polizia locale, è pronto da ritirare". Ma gli abitanti sono sul piede di guerra. E si preparano a valanghe di ricorsi contro le multe. Multe che finora sono state "fittizie" ma che da domenica diventeranno reali.

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