Giacarta - Il crollo di una diga alle
prime ore di oggi alla periferia della capitale indonesiana Giacarta ha
ucciso almeno 52 persone e sommerso centinaia di abitazioni nei dintorni. Centinaia i dispersi.
Un'onda
terrificante di oltre sei metri, un piccolo tsunami secondo i
testimoni, si è abbattuta sulla parte sudoccidentale della città.
Il cedimento di una diga La tragedia ha avuto origine dal cedimento di una diga costruita
negli anni ’30 sul lago Situ Gintung a 20 chilometri dalla capitale,
innescato dalle forti piogge di questi giorni.
Alle 02.00 locali (le 20 in Italia), un fiume di fango e detriti ha
investito la periferia della capitale indonesiana, particolarmente
colpiti i distretti di Cireundeu e di Tangerang. "L’acqua ha inondato centinaia di abitazioni, decine sono state
danneggiate. È stato un piccolo tsunami", ha detto Rustam Pakaya,
del centro di crisi del ministero della sanità indonesiano.
Tragedia nel sonno "Stavano ancora dormendo, non hanno potuto fare nulla per
salvarsi", ha riferito Danang Susanto, funzionario del ministero
della Sanità, sottolineando che molte persone «sono ancora
intrappolate". "Sono stato svegliato dall’acqua che avevo sul viso. Sono salito
sul tetto per salvarmi. Ho sentito la gente che urlava e piangeva",
ha raccontato Ghufron, 17 anni.
Il bilancio dei morti potrebbe drammaticamente salire: le autorità
hanno inviato centinaia di contenitori per cadaveri.
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