Industriali, Calvini «impone» il nuovo direttore

Industriali, Calvini «impone» il nuovo direttore

Ma quali mugugni, spaccature, liti e compagnia bella! Confindustria Genova è unita e solidale sulla designazione di Massimo Sola a direttore generale: garantisce il numero uno, Giovanni Calvini. Ma subito conferma che il neo-direttore è «una scelta del presidente che se non ha un buon direttore non va da nessuna parte». Insomma: dev’essere lui, il capo, a decidere, anche se dopo aver ascoltato - e Calvini giura d’averlo fatto - i consiglieri dell’esecutivo. A proposito: c’è chi parla di scontro aperto nella riunione da cui è uscito il nome di Sola. C’è anche chi osa di più e parla di un candidato di Finmeccanica, Mario Orlando, manager di Ansaldo Sts, entrato papa e uscito cardinale. Una sorta di sgarro a una società «di grande peso», quella del presidente Pier Francesco Guarguaglini, che non potrà dimenticarsene molto facilmente... Interviene nuovamente Calvini con il getto d’acqua del pompiere, anzi del comandante in capo dei Vigili del fuoco: «Nessuno scontro. Finmeccanica è legata a doppia mandata a Confindustria Genova. La guerra su poteri forti, porto contro industria non ha riscontro al nostro interno. I veri problemi sono altri». D’accordo.
Ma poi lo stesso Calvini si sente in dovere di ammettere: «Be’, non so se c’è il rischio di raffreddamento dei rapporti fra gli associati, non so se è stata delusa un’aspettativa. Posso dire soltanto - scandisce il presidente degli industriali - che la scelta di Sola è stata fatta nell’interesse di tutti, e quindi anche di Finmeccanica. È una scelta a cui non sono arrivato sereno - conclude - ma certo con le idee chiare. D’altronde il favore per la bontà della nomina mi è già stato confermato dalla presidente di Confindustria Emma Marcegaglia». Tanto basta per «intronizzare» con tutti i crismi dell’ufficialità Sola, attuale direttore generale di Confindustria Liguria. Che non lo perderà: «Non solo non esiste incompatibilità - precisa il neo-direttore -, ma lo stesso esponente in ambedue gli incarichi va incontro alle indicazioni dell’associazione nazionale». Sola, 56 anni, laureato in scienze politiche, lavora in Confindustria da 31 anni, di cui 20 come direttore generale della federazione regionale. Le sue priorità: fare squadra all’interno dell’associazione e fra le regioni vicine, creare sinergie in aree vaste per dare più ossigeno alle imprese, in particolare concentrando le risorse sull’high tech.

Inoltre, dedicarsi a quella che Calvini chiama «la normalizzazione della situazione». Pugno di ferro e guanto di velluto? In questo senso, sì che Massimo Sola pare proprio il personaggio più adatto. Che poi debba piacere - per amore o per forza - al 100 per cento statistico è tutto un’altro discorso.

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