I bambini messicani sono tornati oggi a scuola dopo la grande paura dell'epidemia da influenza suina. Ma prima di entrare in classe sono stati tutti sottoposti a tre controlli da parte del personale medico e dei professori. La segreteria della pubblica istruzione messicana si è detta sicura che il sistema scolastico «è pronto» perché 20 milioni di ragazzi e 843mila insegnanti riprendano l'attività in tutto il Paese dopo nove giorni di assenza forzata. Proprio il ritorno a scuola potrebbe essere un importante monitoraggio sulla condizione dei minori dopo l'allarme influenzale: in questo modo si capirà meglio quanti sono realmente gli ammalati da «gripe suina» tra i giovanissimi.
Le scuole non sono state riattivate in alcuni Stati come il Chiapas e Guerrero, ma l'apertura di molte classi ha dato l'impressione ai messicani di tornare alla normalità. Almeno all'apparenza.
Il rientro degli alunni è stato infatti preceduto da una serie di avvisi ai genitori, come l'ordine di non far uscire di casa il bambino se presenta sintomi influenzali, tosse o catarro.
Il primo filtro è stato quello delle famiglie: in molte scuole gli insegnanti hanno consegnato a padri e madri un questionario, o l'hanno semplicemente riferito a voce, con alcune elementari domande di prevenzione da rivolgere ai figli: «Hai mal di testa?», «Hai febbre?», «Hai dolore ai muscoli o alle articolazioni?», «hai congestione al naso?».
Il dipartimento dell'istruzione ha firmato un protocollo che gli insegnanti dovranno seguire nei casi in cui verifichino la presenza di sintomi da influenza nei bambini. Se un alunno dovesse mostrare i segni del virus in arrivo, gli insegnanti devono immediatamente contattare i genitori e, in caso di difficoltà, far riposare il bambino in un luogo isolato, fuori dalla classe.
Tutti gli alunni sono stati accolti oggi a scuola da medici e infermieri che hanno consegnato un gel antibatterico e hanno svolto delle visite mirate. Ci sono già molti casi di bimbi momentaneamente allontanati dopo i primi esami: a Città del Messico, su 380 alunni della scuola elementare Ispano-americana, 14 sono stati mandati a casa per sintomi sospetti.
Alcune mamme nella Capitale si sono lamentate dell'eccesso di controlli sui bambini, spesso accolti in classe da medici «con il termometro in mano». I piccoli sarebbero «troppo spaventati da questo approccio», dicono alcuni genitori.
Non tutte le 220mila scuole del Paese sono state però sterilizzate. L'11,1% (24mila) non sono pronte per accogliere gli alunni e molti insegnanti non si sarebbero presentati nei giorni scorsi ai corsi di prevenzione dell'influenza A.
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