Influenza A, l'Oms: "Contagio per 2 miliardi"

Sono 193.574 i casi di influenza suina registrati finora nel mondo, 1.362 le vittime della malattia. Il bilancio è stato fatto dall’Ecdc, il centro europeo per il controllo delle malattie. Solo ieri si sono registrati 515 nuovi casi in Europa. E l'Oms: "Alla fine toccherà il 30% della popolazione mondiale"

Influenza A, l'Oms: "Contagio per 2 miliardi"

Roma - Un virus in via di espansione, quello dell'influenza A, che non cessa di essere letale. Sono 193.574 i casi di influenza suina  registrati finora nel mondo, 1.362 le vittime della malattia. Il bilancio è stato realizzato dall’Ecdc, il centro europeo per il controllo delle malattie, nel suo rapporto quotidiano. Solo ieri si sono registrati 515 nuovi casi in Europa (in totale sono 27.892) e 4.880 nel mondo, con 96 decessi. E il contagio totale della pandemia potrebbe arrivare a due miliardi. Lo ha ribadito oggi la portavoce dell’Oms, Aphaluck Bhatiasevi, a Ginevra durante un incontro con la stampa sull’evoluzione dell’influenza A. Per la fine della pandemia dal 15 al 45% della popolazione potrà essere stata infettata dal virus. Il 30% è una stima media e il 30% della popolazione mondiale è pari a due miliardi.

In Italia 975 casi confermati In Italia il computo è fermo a 975 casi confermati, mentre continuano a crescere i casi in Germania, 377 solo ieri, e si registra la prima vittima in Olanda. In tutto in Europa si contano 41 morti, 30 dei quali in Gran Bretagna. Ancora relativamente pochi i casi di infezione in Africa, dove si conta una sola vittima in Sud Africa, mentre sono 353 le vittime negli Stati Uniti, 243 in Argentina e 146 in Messico, i paesi con più alta mortalità.

L'esperto, in agosto crescita contagi Il numero dei casi è in crescita, e già entro la fine del mese di agosto aumenterà il numero di pazienti contagiati. E' quanto prevede il virologo dell’Università Statale di Milano, Fabrizio Pregliasco, a proposito della diffusione del virus A/H1N1. "Dobbiamo aspettarci un aumento consistente dei casi già dai prossimi giorni - ha spiegato l'esperto- tenendo conto del rientro dai viaggi-studio e dalle vacanze all’estero, soprattutto nelle zone maggiormente colpite" come Spagna, Inghilterra e Germania. Il virus poi "si diffonde più facilmente con gli sbalzi di temperatura e con il freddo in generale".

Tamiflu non è unico farmaco possibile E in merito ai casi in cui il virus sembra resistere al Tamiflu, registrati al confine tra Messico e Stati Uniti, Pregliasco non si sorprende. "Ce lo aspettavamo, può succedere che il virus in un certo sensi schivi il Tamiflu. Come antivirale il Relenza è un’alternativa valida, più efficace del Tamiflu.

In ogni caso - spiega Pregliasco - bisogna usare questi antivirali con parsimonia, solo nei casi più intensi e per i soggetti a maggior rischio di complicanze e dietro prescrizione medica. Di qui a breve ne avremo bisogno, conviene non spuntare da subito le armi a nostra disposizione contro l’influenza A".

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