"Rischi senza precedenti". L'allarme degli scienziati sui "batteri-specchio"

La creazione di microrganismi sintetici costruiti da immagini speculari di molecole presenti in natura metterebbero in serio pericolo gli esseri umani: qual è l'allarme degli scienziati e quali sono i rischi

"Rischi senza precedenti". L'allarme degli scienziati sui "batteri-specchio"
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La preoccupazione è molto seria se a scomodarsi sono stati decine di illustri scienziati, anche premi Nobel, che hanno lanciato un allarme molto chiaro: va fermata subito la ricerca per la creazione dei cosiddetti "batteri specchio" (o "batteri speculari") perché questi organismi sintetici creati in laboratorio rappresenterebbero "un rischio senza precedenti" per la vita umana sul pianeta Terra.

Quali sono le minacce

Un report iper dettagliato di ben 299 pagine pubblicato dall'Università di Stanford rende l'idea di quanta carne al fuoco ci sia: dal titolo "Rapporto tecnico sui batteri specchio: fattibilità e rischi", vengono illustrate le problematiche legate alla creazione di questi microrganismi e i rischi potenzialmente gravi e di vasta portata che potrebbero rappresentare non soltanto per gli esseri umani ma anche per tutto l'ambiente circostante (animali e piante). "In un batterio specchio, tutte le molecole chirali dei batteri esistenti (proteine, acidi nucleici e metaboliti) vengono sostituite dalle loro immagini speculari. I batteri specchio non potrebbero evolversi dalla vita esistente, ma la loro creazione diventerà sempre più fattibile con il progredire della scienza", spiegano gli scienziati nella loro introduzione.

Il problema, però, nasce dall'interazione tra i batteri naturali e quelli specchio che sarebbero profondamente diversi. "Sembra quindi plausibile, persino probabile, che batteri specchio sufficientemente robusti possano diffondersi nell'ambiente senza controllo da parte di controlli biologici naturali e agire come pericolosi patogeni opportunisti in una gamma senza precedenti di altri organismi multicellulari, compresi gli esseri umani".

"Minaccia senza precedenti"

Allarmato, il biologo Vaughn Cooper dell'Università di Pittsburh, ha rilasciato un'intervista al quotidiano britannico The Guardian in cui spiega che si tratta di una "minaccia senza precedenti" motivando il perché di questa affermazione così forte ai limiti dell'allarmismo. "I batteri specchio probabilmente eluderebbero molte risposte del sistema immunitario umano, animale e vegetale e in ogni caso causerebbero infezioni letali che si diffonderebbero senza controllo". Altro che pandemie, insomma, qui si è di fronte a qualcosa di molto importante che non ha precedenti ma il tempo per evitare disastri c'è.

Il concetto di vita "speculare"

La vita sulla Terra è costruita da molecole che hanno una loro specifica chiralità (ossia non sovrapponibile alla sua immagine speculare): Dna e Rna, per esempio, hanno una composizione da nucleotidi "destri" mentre le proteine ​​si basano su amminoacidi "levighi". "Questa chiralità è universale in tutti gli organismi conosciuti, dai batteri agli esseri umani". Il pericolo, dunque, deriverebbe dall'idea di invertire quanto si trova in natura, ossia creando organismi che abbiano un Dna "mancino" e proteine ​​"destrorse", il contrario di quanto esiste naturalmente. Il report, però, sottolinea proprio gli enormi rischi a cui andremmo incontro se si creassero queste forme "innaturali" con conseguenze non immaginabili ma molto pericolose.

"Evitarne la creazione"

"Un microbo speculare sintetizzato non sarebbe solo sostanzialmente invisibile agli animali e probabilmente alle piante, ma anche ad altri microbi, compresi i virus che potrebbero attaccarlo e ucciderlo", ha spiegato il dott. Cooper. Fino a quando non dovessero esserci diverse evidenze scientifiche, questi batteri specchio "non dovrebbero essere creati", affermano gli autori su Science. "Raccomandiamo, pertanto, che la ricerca con l’obiettivo di creare batteri specchio non venga consentita e che i finanziatori chiariscano che non sosterranno tale lavoro".

Il dietro-front della scienziata

La dottoressa Kate Adamala, biologa sintetica dell'Università del Minnesota e coautrice del rapporto, l'anno scorso stava lavorando a una cellula specchio ma ha cambiato idea dopo aver studiato nel dettaglio tutti

i rischi a cui si andava incontro. "Non dovremmo creare una vita speculare. Abbiamo tempo per la conversazione ed è quello che stiamo cercando di fare con questo articolo, avviare una conversazione globale".

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