Intanto il solare avanza Gli esperti vedono nel 2015 l’anno della svolta

Nel mondo è scattata una «rivoluzione» all’insegna dell’energia solare. Non si parla solo di economie sviluppate, come Germania, Spagna e Usa, ma di Paesi come Bangladesh, Brasile, Cina, India, Messico e Marocco. Secondo una stima dell’istituto di ricerca Ims Market Research, oltre 30 Paesi faranno parte di questa «rivoluzione solare» entro il 2015. È quanto spiega il direttore del Programma Onu per l’Ambiente (Unep), Achim Steiner, che in un editoriale fa il punto sui segnali che indicano come il mondo si stia muovendo verso la green economy. Quanto è avvenuto con il solare «non è - afferma Steiner - frutto del caso. Alcuni Paesi si sono mossi per tempo e hanno introdotto le necessarie politiche e incentivi. A questo si è aggiunta una capacità industriale significativa, che ha dimezzato i costi nel corso degli ultimi due anni. E ci aspettiamo un ulteriore taglio del 50% dei prezzi del fotovoltaico quest’anno». Un meccanismo che renderebbe le energie tradizionali, come il nucleare, meno convenienti.
Secondo il direttore dell’Unep «un impianto di energia nucleare ha bisogno di 10-15 anni per la costruzione, e un impianto alimentato a carbone di circa cinque anni. Sistemi solari da 5-10 MW invece hanno bisogno solo di tre mesi per passare dalla fase della pianificazione a quella della realizzazione». E con l’avvento delle «reti elettriche intelligenti» e il libero mercato dei prezzi, «il solare fotovoltaico - aggiunge Steiner - sembra ben posizionato per fornire soluzioni che siano veloci da costruire e da mettere su scala».
Il direttore dell’Unep ricorda la stima dell’Agenzia internazionale dell’energia, secondo la quale per consentire un accesso globale all’elettricità per il 2030 saranno necessari investimenti nel settore energia di circa 33 miliardi di dollari. Una cifra che non appare così importante, considerando «che per nuovi impianti solari - precisa Steiner - nel 2010 sono stati spesi circa 89 miliardi di dollari. E investimenti multi-miliardari sono arrivati anche per le nuove fattorie del vento, impianti geotermici e altre tecnologie rinnovabili».
Intanto, nell’edizione 2011 della prossima Giornata mondiale dell’ambiente, il 5 giugno, sarà per la prima volta l’India a ospitare le principali celebrazioni. Sotto i riflettori la sua economia in forte crescita, che punta a un processo di transizione alla green economy.

Dalle sue turbine eoliche all’industria del solare, fino alle norme sugli investimenti nella conservazione della risorsa idrica e la gestione della terra, sono state poste le fondamenta di un nuovo modello di sviluppo di questo grande Paese.

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