Buoni solo per il Quirinale

Ma com'è che Blair e Aznar, Gonzalez e Schroeder sono stati chiamati come consulenti di governi stranieri con fior di parcelle e invece nessun ex-premier italiano è stato ingaggiato come consulente all'estero?

Ma com'è che Blair e Aznar, Gonzalez e Schroeder, solo per restare in Europa, dopo aver guidato i loro Paesi, sono stati chiamati come consulenti di governi stranieri con fior di parcelle e invece nessun ex-premier italiano è stato ingaggiato come consulente all'estero? Come mai le pur rinomate eurostar Monti e Prodi, e poi Amato, D'Alema e Letta non sono richiesti, neanche due al prezzo di uno, neppure come badanti e assaggiatori, manco gratis? E Veltroni, com'è che in questi anni non se l'è preso neanche un governo africano come consulente umanitario, lui così afrofilo? Non cito Berlusconi perché è ricco di suo, guida un partito, è già consulente a Cesano Boscone e i governi stranieri non lo vogliono perché sanno come è fatto, entrerebbe da consulente e poi vorrebbe sostituirsi al presidente.

Non voglio dire che i nostri ex siano scarti di governo: quasi tutti sono persone valenti, un po' meno come premier immersi nel brodo nazionale. C'è allora una pregiudiziale antitaliana? Ma no, hanno avuto ruoli pubblici europei, Draghi presiede la Bce, i nostri allenatori trionfano all'estero... Quel che sgomenta è la politica italiana, tra malgoverno e nongoverno, i premier sono passeggeri in transito, agenti del tortuoso sistema italico-babilonese ma non da esportazione.

Però come sarebbe bello sapere che tra i cervelli in fuga ci sono pure politici nostrani. Perché non ci danno mai la soddisfazione di rimpiangerli? Pur così esterofili all'estero non li ingaggiano; in compenso sono quasi tutti in lizza per il Quirinale...

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica