La Corte ti cambia la vita

La Corte suprema ha decretato che il diritto di avere figli è assoluto, incoercibile e dunque è lecita pure la fecondazione eterologa

La Corte suprema ha decretato che il diritto di avere figli è assoluto, incoercibile e dunque è lecita pure la fecondazione eterologa. Poche ore dopo un'altra sentenza della Corte costituzionale ha sancito che le nozze omo-transessuali sono valide. Lo ha fatto riconoscendo validità a un matrimonio nonostante il marito abbia cambiato sesso e ora si chiami come sua moglie, omonimo e omosex. Noto due cose. Uno, il potere giudiziario sconfina sempre più nel potere legislativo e dirige la società a colpi di sentenze. Il giudice sostituisce il ministro, il parlamentare, il prete, l'intellettuale, il medico e lo psicologo. Due, l'umanità come noi l'abbiamo finora conosciuta è revocata, e con lei l'ordine naturale e culturale su cui si basava la civiltà. Prima della natura, della civiltà e della comunità c'è la volontà, assoluta e illimitata, del soggetto. Nessuno può fermarla, i diritti e i desideri superano i limiti e i doveri.

Il buon senso avrebbe detto al primo che quando i figli non arrivano si possono anche adottare (magari snellendo le norme), si possono riversare le proprie premure su nipoti e persone da aiutare. E nel secondo caso avrebbe suggerito che se viene meno un progetto di vita chiamato famiglia non è più un matrimonio. Due visioni della vita si oppongono.

Senza odio, anatemi e fanatismi, vorremmo che qualcuno difendesse a viso aperto, con la mente e col cuore, la vita secondo natura, comunità e civiltà. Con amor fati, vivendo la libertà dentro il proprio essere e non sopra, contro e al di fuori.

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