Bomba dei grillini sui morti di Nassiriya

Alla Camera una deputata del Movimento 5 Stelle rende onore al kamikaze che uccise i nostri soldati

«Nessuno ricorda il giovane marocchino che si suicidò per portare a compimento quella strage: si parla di lui solo come un assassino e non anche come una vittima...».
Dieci anni dopo l'attentato di Nassirya chi può aver pronunciato queste parole? Un aspirante kamikaze, un terrorista di Al Qaida, un integralista islamico? No, siete fuori strada: è stato un rappresentante del Parlamento italiano, tale Emanuela Corda, deputata grillina. Indignarsi non basta, perché è stato superato ogni limite. Questo non era lo slogan sgradevole gridato in piazza da qualche esagitato, ma un discorso alla Camera durante la commemorazione dei 19 italiani morti a Nassirya. Parole che pesano e che ci hanno fatto scoprire chi sono veramente i grillini. La loro non è solo retorica anti militarista, non è assenza di senso dello Stato o amor di Patria.

Hanno abbracciato la cultura dell'odio, dell'eversione, del terrore. E lo dicono apertamente.

Come quando danno sostegno alle frange violente dei No Tav, che bruciano cantieri e minacciano sindaci e imprenditori, o ai centri sociali che incendiano le piazze. Il kamikaze di Nassirya era un assassino senza scrupoli, quindi non c'è nulla da ricordare, nulla da comprendere. In caso contrario, o si è cretini... o complici.

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