Ablyazov, Berlusconi difende Alfano: "Colpa di burocrati e toghe"

Sul caso kazazo, il Cavaliere blinda il vicepremier e precisa: "Vicenda scabrosa, ma non può ostacolare il governo". Per Alfano mozione di sfiducia solo al Senato. Sarà presente Letta

Ablyazov, Berlusconi difende Alfano: "Colpa di burocrati e toghe"

All'indomani dell'informativa urgente del ministro dell'Interno sul caso Ablyazov, Silvio Berlusconi difende Angelino Alfano. "Non ha colpe e non si tocca. Né lui né il governo", dice il Cavaliere in un colloquio col Corriere della Sera. "Sul caso kazako non vedo nulla che possa mettere in discussione la stabilità, nulla che possa provocare una crisi. Con tutti i problemi che ha il Paese, e i segnali negativi che giungono dall’economia", aggiunge il leader del Pdl, giudicando "assurde" le mozioni di sfiducia presentate nei confronti del ministro dell’Interno. Mozioni che "impegnano il Parlamento e fanno perdere tempo in un momento così difficile e preoccupante".

Per quanto riguarda le dinamiche del rimpatrio della moglie e della figlia del dissidente kazako Ablyazov, Berlusconi spiega che "questo caso è esemplare, nel senso che rivela come la burocrazia abbia prevalso sulla politica, è la burocrazia che ha deciso di poter far da sola, muovendosi in piena autonomia e con l’avallo - è bene ricordarlo - di quattro, dicasi quattro magistrati. O i giudici sono bravi solo quando si occupano di Berlusconi? Eh no, i magistrati hanno dato validità formale al provvedimento di espulsione".

Infine, il Cav respinge l’idea che sia stato l’ispiratore del piano kazako: "Vengo sempre tirato in ballo, per qualsiasi cosa. La verità è che con questo Nazarbayev io non ho nessun rapporto di amicizia, figurarsi di intimità. Sono stato ad Astana una sola volta, di ritorno da un vertice del G8, quanto alla storia che l’avrei visto in Sardegna, è una falsità: quel giorno non mi sono mosso da Arcore".

Intanto, non ci sarà una discussione sulla mozione di sfiducia nei confronti di Angelino Alfano alla Camera essendoci analoga discussione al Senato. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo di Montecitorio accogliendo all’unanimità la richiesta del M5S di poter partecipare venerdì pomeriggio alla commemorazione di Antonio Borsellino.

Il voto al Senato è insomma sufficiente per dirimere la questione, ma se ci dovessero essere sviluppi sulla vicenda, ha spiegato il capogruppo Pdl, Renato Brunetta, "la Camera avrà sempre la potesta del sindacato ispettivo per avviare altre iniziative" e a quel punto una nuova capigruppo si riunirà e chiederà la presenza del presidente del Consiglio.

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